Il settore del turismo soffre, come molti altri, l’arrivo del Coronavirus. L’incertezza regna sovrana e tutti i protagonisti chiamati in causa si chiedono, costantemente, cosa ne sarà della prossima estate. La bella stagione è ormai arrivata ed i mesi estivi sono appena dietro l’angolo. Per albergatori e turisti è un periodo caldo. In tutti i sensi. Chi lavora in questo settore conosce le regole: i veri guadagni maturano in estate, soprattutto per chi ha la fortuna di possedere le attività in prossimità del mare. Per i clienti, invece, il caldo segna l’avvento delle tanto attese ferie. Le vecchie vacanze estive. Il Covid-19 riscriverà le regole dell’estate 2020: come si dovranno comportare tutti i principali attori? Quali saranno le difficoltà? Cosa pensano entrambi gli schieramenti? Abbiamo chiesto delucidazioni a Lucio Bonini, albergatore e titolare della web agency “info-alberghi.com“, una piattaforma d’incontro tra hotel e utenti che dà visibilità a 1260 hotel della Riviera Romagnola.

Estate 2020, potenziali problemi per gli albergatori: intervista a Lucio Bonini di “info-alberghi.com”

La Riviera Romagnola, da sempre, diventa una delle mete più gettonate per le vacanze degli italiani. In questi tempi governati dal Coronavirus, tutte le strutture romagnole potrebbero soffrire il calo del turismo. Ma cosa bolle in pentole? Come si stanno preparando i gestori degli alberghi e cosa pensano i turisti? Lucio Bonini, albergatore e presidente di “info-alberghi.com“, ha risposto alle nostre domande:

“Scopro le carte: anche io ho due alberghi a Rimini. Sono nato albergatore e successivamente ho creato con il mio socio, Andrea Sacchetti, ‘Info Alberghi s.r.l.’ circa vent’anni fa. Le perplessità degli alberghi? Beh, innanzitutto sono quelle istituzionali: ancora non siamo riusciti a capire come e quando possiamo riaprire. Capiamo che la situazione attuale è un evento eccezionale per il mondo e non è facile, ovviamente, per le istituzioni prendere decisioni e proporre dei protocolli certi, però non avendo avuto nessuna indicazione ad oggi, per noi è faticoso progettare una struttura ricettiva nella quale avremo a che fare tutto il giorno con i nostri ospiti. Siamo molto preoccupati dalla comunicazione tardiva da regione e governo. Questo ci lascia davvero perplessi: non sappiamo ancora niente. Per adesso, sarebbe solo un turismo romagnolo, attendiamo di conoscere quando e se sarà permesso agli italiani di spostarsi per le regioni. Oltretutto, mancano dei chiarimenti esaustivi nel caso un ospite o un membro del personale risulti infetto al Coronavirus: la paura di tenere la struttura in quarantena ha tenuto chiusi diversi albergatori”.

Cosa vi dicono i turisti?

“I turisti ci chiamano: sono incuriositi e spaesati su quando e come si potrà iniziare a venire e ci chiedono cosa stiamo facendo per accoglierli. Non ha molto l’idea, in questo momento non è possibile venire in Rivera Romagnola per turismo. Gli alberghi aperti in questo momento ospitano solo gli operatori che, in un qualche modo, hanno a che fare con il Coronavirus. Non siamo ancora abilitati a prendere turisti, anche perché ci manco le indicazioni. Molti alberghi fanno anche ristorazione: un problema in più. C’è preoccupazione. Manca un’informazione e questa si ripercuote anche sui turisti. Su infoalberghi.com cerchiamo di dare informazioni e curiosità ai nostri clienti per cercare di far capire loro come stanno le cose”.

Quali precauzioni dovrete adottare e come vi state preparando? Vi aspettate un aiuto dalla Stato?

“Una bozza già gira: un aiuto dello Stato dovrebbe esserci, soprattutto per la sanificazione ordinaria. Le mascherine non sono eterne, ad esempio. Ci sono delle bozze, non sono molte complicate: non servono apparecchi costosi e di diffusione per sanificare. C’è certamente l’attenzione di una gestione intelligente della situazione. Faccio un esempio: le maniglie delle porte di accesso, qualora non ci fosse la fotocellula, dovranno essere sanificate più volte al giorno. Ma ancora non abbiamo indicazioni definitive, sia chiaro: dalle bozze potrebbero cambiare parecchie cose. Dopo il protocollo definitivo, gli alberghi decideranno di restare chiusi per la stagione 2020 o restare aperti. Se le spese saranno gravose, l’organizzazione impossibile e se le responsabilità a livello civile e penale saranno importanti, molti alberghi decideranno di non aprire. Prenotazioni dimezzate per la sicurezza? Non vedo il motivo. In albergo ci sono stanza separate. Solo in spiaggia e durante l’ora dei pasti si dovrà evitare assembramento: al mare basta ridurre i posti mentre servirà allungare i tempi dei pasti per permettere a tutti di mangiare in modo scaglionato mantenendo le distanza igienizzando sempre sedie e tavoli. Si potrà mangiare anche in camera…”

Come si può far ripartire il turismo, uno dei settori maggiormente colpiti dal Covid-19?

“Il bonus vacanza è certamente interessante. Un incentivo. Ma tante cose non dipenderanno da noi: se i conti sono stati fatti male e l’epidemia torna a salire, sappiamo già a cosa accadrà. Come operatori del turismo noi possiamo solo fare del nostro meglio per favorire le vacanze in piena sicurezza. Dobbiamo gestire tutto in modo sicuro, seguendo i protocolli e le indicazioni che ci vengono inviati”.

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