Bono Vox: la voce degli U2 spegne 62 candeline

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Di Redazione Metropolitan

Paul David Hewson riceve il soprannome Bono Vox da un gruppo di ragazzi ribelli del suo quartiere, che traggono spunto dal negozio di apparecchi acustici di Dublino Bonavox. Il giovane Paul non ne è molto entusiasta, ma cambia idea quando scopre che, nella traduzione latina, significa bella voce.

E proprio con la sua bella voce diventa popolare nel liceo che frequenta. Inizia a suonare la chitarra grazie al fratello, che gli presta lo strumento e gli spartiti delle canzoni dei Beatles. I suoi gusti musicali spaziano da Bob Marley, Patti Smith, fino ad arrivare a Marvin Gaye. Nel 1976 la giovane promessa della musica risponde a un annuncio scolastico per formare una band. Quando si presenta alle audizioni, scopre che ci sono già due chitarristi più bravi di lui; pertanto, Bono finisce per essere il cantante. Con Larry Mullen, Dave Evans (The Edge) e Adam Clayton fonda gli U2.

Bono Vox: l’esperienza U2

Inizia, quindi, la storia di una delle più grandi band musicali di tutti i tempi, che negli anni ha sempre mantenuto la propria formazione originale. In quasi cinquant’anni di carriera gli U2 hanno scritto alcune tra le più celebri canzoni della storia: “With or Without You”, “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, “One”, “Beautiful Day”, “Pride (In the name of love)” sono solo alcuni titoli di brani che diventeranno presto dei grandi successi. Inoltre, nel 2005 la band è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame.

Fino ad oggi gli U2 hanno venduto oltre 200 milioni di dischi, ricevuto 22 Grammy Awards (nessuno come loro), 2 Golden Globe e 2 nomination agli Oscar. La band irlandese è l’unica al mondo ad aver occupato la vetta della classifica Billboard statunitense per quattro decenni consecutivi. Per otto anni, il gruppo ha detenuto il record di spettatori e di incassi per una tournée musicale, con 7 milioni di persone per 110 date e più di 736 milioni di dollari incassati.

L’impegno umanitario e l’amicizia con Zucchero

Nel 1985 Bono aderisce al progetto Artists United Against Apartheid  con il brano “Silver and Gold”, inserito nell’album registrato per protestare contro la politica sudafricana. È il 2009 quando il cantante irlandese decide di partecipare alla cover del brano “War” di Bob Marley, reinterpretato da musicisti provenienti da tutto il mondo per il progetto Playing For Change. Per omaggiare il personale sanitario durante l’emergenza Covid, Bono incide nel 2020 “Let Your Love Be Known”, dichiarando che la canzone è ispirata dagli italiani.  

Il frontman degli U2 incontra Zucchero nel 1992 per scrivere la versione inglese di “Miserere”. Successivamente, il rapporto d’amicizia e di collaborazione tra i due è continuato. Nel 1998 Bono scrive il testo in inglese di “Blu” e lo invita ad un evento benefico a Wembley. I due si sono poi rivisti in occasioni ufficiali, come i Pavarotti & Friends. Nel 2021, il cantante irlandese ha partecipato all’album di ZuccheroDiscover” con il brano “Canta la vita (Let your love be known)”. Un piacere e onore per l’artista reggiano avere uno dei grandi miti del rock nel suo progetto.

Flavia Carrogu