È stato introdotto con il Decreto Aiuti Ter il bonus una tantum di 150€ riservato a dipendenti, pensionati, autonomi e dottorandi, con diverse modalità di riscossione – c’è chi l’avrà direttamente in busta paga e chi dovrà richiederlo. Il bonus mira ad alleviare il generale peso inflazionistico sulle famiglie, insieme ai numerosi rincari, tra cui quello energetico, che hanno investito la spesa del Paese. L’unica questione aperta riguarda i lavoratori autonomi, che aspettano – in molti – di ricevere il sussidio disposto dal Decreto Aiuti Bis. Il Decreto recentemente approvato stanzia oltre 3,2 miliardi ed è rivolto a chi non supera un tetto di reddito di 20mila euro. Destinatari della misura assistenziale circa 22 milioni di italiani.
Ecco le modalità di riscossione del bonus di 150€: i dipendenti lo troveranno in busta paga, insieme a pensionati e percettori RdC, gli autonomi dovranno aspettare la pubblicazione in Gazzetta
I lavoratori dipendenti del Paese, con retribuzione imponibile fino a 1.538€, riceveranno il bonus direttamente nella busta paga di novembre, sempre abbiano dichiarato di non essere percettori di un secondo reddito. La misura è una tantum, e non è cedibile, pignorabile o sequestrabile, non costituisce reddito a fini fiscali. La riceveranno, secondo le stime, circa 6,66 milioni di dipendenti. Non c’è bisogno di alcuna richiesta anche per i pensionati, dal momento che la somma sarà corrisposta direttamente all’Inps. I requisiti previsti sono i seguenti: oltre a essere titolari di pensione (o assegno sociale o assegno per invalidi civili e portatori di handicap), sarà necessario disporre di un reddito personale non superiore, per il passato anno fiscale, a 20.000€. I percettori del bonus saranno circa 8,3 milioni di persone.
Nessuna domanda neanche per colf e disoccupati, ai quali non è stato imposto alcun tetto massimo di reddito. L’Inps disporrà il bonus anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi, oltre ai percettori dell’indennità di disoccupazione agricola del 2021. La stessa cosa vale per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Diverso invece il discorso per dottorandi e autonomi. Entrambe le classi lavorative dovranno compilare la domanda – disponibile a seguito della pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale -, non dovendo comunque superare il reddito di 20.000€. Necessarie, per i lavoratori stagionali, almeno 50 giornate lavorative nel 2021. Gli autonomi, però, per percepire i 350€ totali, derivanti dalla somma dei 200€ del Dl Aiuti bis e della somma del nuovo decreto, dovranno attendere ancora.
Alberto Alessi
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