Per tutti coloro che sono in possesso di partita IVA è in arrivo il Bonus partita IVA. Si tratta di un’indennità a supporto del reddito. Il settore delle patite IVA ha subito infatti un duro colpo con la pandemia ed il bonus vuole essere un segno di vicinanza da parte del governo.
Uno dei settori più colpiti dello shock economico provocato dalla pandemia è quello dei liberi professionisti, ossia dei possessori di partita IVA che praticano pe professione un’attività di lavoro autonomo. Il bonus, in realtà già presente nel 2021, è stato ora confermato dalla nuova Legge di Bilancio per altri due anni, ovvero fino al 2023.
Bonus partite IVA: come funziona?
Possono accedere al Bonus partita IVA 2022:
- coloro che non sono beneficiari di Reddito di cittadinanza;
- coloro che, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo, conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- coloro che hanno dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente;
- coloro che sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- coloro che sono titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Il Bonus erogherà un minimo di 250 euro ed un massimo di 800 euro a coloro che sono in possesso dei precedenti requisiti. L’ammontare varrà stabilito come il 25% delle entrate mensili medie del lavoratore.
Bonus partite IVA: come richiederlo?
La domanda di richiesta del Bonus può essere presentata online da tutti coloro che sono in possesso dei requisiti e delle idoneità digitali SPID, CIE, CNS. La richiesta è effettuabile solamente per via telematica. Il portale è stato quindi appositamente predisposto dall’INPS ed accoglierà le domande entro il limite temporale prefissato. La domanda va infatti presentata entro e non oltre il 31 ottobre del 2022, e del 2023 per l’anno successivo.
Ginevra Mattei