Nel giorno previsto per le prime votazioni dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la borsa di Milano apre in calo (-0,6%) al pari degli altri Paesi europei. A pesare sono le mosse ideate per ridurre per l’aumento delle bollette. Stabile a 133 punti lo spread tra Btp e Bund.

I dati che segnano il calo della Borsa, Piazza Affari in calo

La borsa di Milano, nel giorno in cui si avvia la corsa per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica apre in calo con -0,6% al pari delle altre borse europee che si mostrano deboli, in attesa della riunione della Fed (Federal Reserve System) prevista per mercoledì, per decidere la condotta di politica monetaria.
Si aspettano informazioni dalla banca centrale statunitense riguardo ai rialzi dei tassi di interesse previsti per il mese di marzo.
In calo Francoforte (-0,67%) e Parigi (-0,76%), abbastanza stabile Londra (-0,06%) e Madrid (-0,4%).
Ad incidere su Piazza Affari, sono le misure attuate sugli extra profitti per cercare di non incidere sull’aumento delle bollette.
Male Enel e Snam (-2%), Alerion (-3,6%), Erg (-1,2%), Hera (-0,1%), Iren (-0,2%), A2a (-0,8%)
Per i titoli legati al petrolio sale Eni (+0,5%), e in positivo anche Tim (+0,5%), in procinto di presentare il nuovo piano industriale.
Nel settore bancario sale Unicredit (+0,4%), Carige (+0,6%); ribasso invece per Banco Bpm (-1,3%), Banca Mediolanum (-0,6%), Intesa (-0,1%). Male anche per le assicurazioni con Generali (-0,8%) e Unipol (-0,4%). 

Oltre alla riunione con il Fed attesa per mercoledì, si tiene sott’occhio l’inflazione con l’incremento di gas e petrolio, che vanno ad incidere anche sull’andamento della pandemia.
In Asia Tokyo (+0,24%), in diminuzione Hong Kong (-1,1%), Seul (-1,5%) e Mumbai (-1,8%).

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