Il Pd ritira le firme contestando le misure più severe introdotte dalla maggioranza. Nessun differimento della pena automatico per le donne incinte.
Si apre lo scontro sul carcere per le madri
Il tema delle madri detenute viaggiava sulla stessa lunghezza d’onda fino a poco tempo fa, sia per destra che per sinistra. Dopo le polemiche sulle borseggiatrici, che non possono andare in carcere perché in gravidanza o madri di bambini piccolissimi, si apre lo scontro.
Il PD ha ritirato le firme sulla proposta di legge volta a modificare l’articolo 146 del codice penale, che prevede il differimento della pena per le donne incinta e per le madri con un figlio inferiore a un anno di età che quindi evitano il carcere. La decisone arriva dopo gli interventi dei rappresentanti della Lega in Commissione di Giustizia della Camera.
Il capogruppo Jacopo Morrone, dopo la decisione del Pd di ritirare le firme dal provvedimento ha commentato, come riportato da Vanity Fair:
Ripresenteremo un testo che contiene le proposte di modifica che erano state approvate e che prevedono che non ci siano più scuse per le donne incinte. Anche loro, se tornano a delinquere, finiranno in carcere.
Prima madri o borseggiatrici?
La polemica è sorta dopo i numerosi casi delle borseggiatrici di Milano, tutte in stato di gravidanza e tutelate dalla possibilità di finire in carcere. Non limitandole però in alcun modo nel commettere furti e borseggi quotidiani, spesso con tanto di minacce, insulti e aggressioni rivolte a chi tenta di fermarle.
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha spiegato, come riportato da Vanity Fair:
Ora, per il bene del Paese, attendiamo che il testo venga portato in aula come previsto. Così le borseggiatrici in stato di gravidanza non resteranno impunite e, secondo la valutazione del magistrato, sconteranno la pena presso una casa famiglia o in un apposito carcere per detenute madri.
Il Partito democratico intendeva invece tutelare i bambini, che non hanno scelto di delinquere, in quanto nei primi anni di vita affrontano un distacco dalle madri dannoso secondo gli psicologi. La deputata di sinistra Deborah Serracchiani spiega:
Ogni giorno questa destra dà prova di incredibile disumanità. Vittime della cecità ideologica questa volta sono i bambini e le bambine di detenute madri. Con la nostra proposta di legge stavamo per ottenere il risultato di evitare che questi piccoli fossero costretti a vivere dietro le sbarre. Gli psicologi ci hanno spiegato che i primi tre anni di vita sono fondamentali nella crescita di un bambino per questo avevamo presentato una proposta di legge per la quale le detenute madri di bimbi piccoli scontassero la pena in istituti protetti.
Simona Alba
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