Boston Tea Party, la ribellione che portò alla Rivoluzione Americana

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Di Sabrina Baiocco

Il  16 dicembre 1773, nel porto di Boston, un gruppo di americani si travestono da guerrieri indigeni Mohawk e salgono su tre navi contenenti diverse casse di thè. Distruggono 340 casse di thè, un quantitativo di 42 tonnellate, gettandole in mare. Il danno economico è vastissimo. La rivolta è passata alla storia come simbolo di ribellione e spalanca le porte all’inizio della Rivoluzione Americana. Il Boston Tea Party fu un atto di protesta che diede una svolta alla disputa angloamericana.

L’ira dei coloni rivoltosi nel Boston Tea Party

Boston Tea Party
La costituzione Americana

Il Boston tea party è un movimento politico conservatore che deriva dalla rivolta dei coloni americani contro la tassazione del governo inglese. E’ nato nel 2009 in riferimento alle proteste contro il salvataggio della banche durante la presidenza di Obama. Nel 1173 i rivoltosi decisero di ribellarsi contro una tassa loro imposta dal governo inglese sul consumo del thè. Il risentimento verso il Regno Unito crebbe a causa delle leggi istituite fra il 1765 e 1767.

La vendita del thè calò drasticamente e la Compagnia delle Indie accumulò debiti e merce. Il governo allora istituì il Tea Act per acconsentire alla Compagnia di vendere il thè senza l’obbligo di pagare le tasse all’Inghilterra. Il thè venne quindi venduto alla metà del prezzo, contrastando così anche i contrabbandieri. Tra il ’64 e il ‘65 allo stesso modo erano stati tassati vino, zucchero e caffè con lo Sugar act  e subito dopo vetro e carta con lo Stamp Act.

La libertà del popolo e la limitazione del potere esecutivo

L’ira dei coloni creò rivolte anche a Filadelfia e New York. A rafforzare il principio «no taxation without representatio, secondo il quale nessuno dovrebbe versare un’imposta se non ha avuto parte nella decisione di approvarla, ci fu Lord Camden. Il giudice inglese era un grande sostenitore della libertà del popolo e della limitazione del potere esecutivo. Tenne un lungo discorso in Parlamento dove affermò:

«Facciamo sì che l’autorità sovrana di questo paese sulle colonie sia affermata nei termini più forti che si possono escogitare, e che si estenda a ogni punto di qualsiasi legislazioneaffinché possiamo vincolare il loro commercio, limitare i loro manufatti ed esercitare ogni poteretranne quello di prelevare i loro soldi dalle loro tasche senza il loro consenso. Nessun uomo ha il diritto di prenderlo da lui senza il suo consenso, espresso da lui stesso o da un suo rappresentante. Chiunque tenti di farlo, tenta di cagionare un danno, chi vi riesce, commette una rapina, e abbatte e distrugge così la distinzione tra libertà e schiavitù».

Lord Camden

I figli della libertà americana

L’abrogazione della tassa sul thè in favore della Compagnia venne tradotto come limitazione della libertà americana. I figli della libertà da tempo si organizzavano nell’impresa capitanati da Samuel Adams , politico, filosofo statunitense e padre fondatore. Volevano ottenere il Tea Party, al tempo chiamato «the destruction of the tea» come manifestazione del diritto dei cittadini delle colonie di ribellarsi al governo. I vacelli carichi di thè fermi a Griffith’s Wharf erano il Dartmouth, l’Eleanor e il Beave. Furono lasciati in porto e la notte prima dello scarico vennero assalite. I Sons of Liberty travestiti da indiani e armati di asce si divisero in tre gruppi, pronti a salire a bordo delle tre navi. Una volta saliti, le 342 casse di thè vennero portate sul ponte e il contenuto gettato in mare per un valore stimato di 10.000 dollari.

Gettarono in mare le loro scarpe e i ponti delle navi ripuliti. John Adams, cugino di Samuel, fu uno dei più grandi sostenitori dell’Indipendenza americana e divenne il secondo Presidente degli Stati Uniti d’America. Da qui negli anni si arrivò all’indipendenza delle Tredici Colonie ma anche al drastico declino del consumo del thè da parte degli americani. Il thè da lì in poi fu annoverato come anti-patriottico e fu riqualificato il consumo del caffè. Il Museo del Boston Tea Party ha provveduto a ricostruzioni fedeli di due delle imbarcazioni in oggetto l’Eleanor e la Beaver. Ritroviamo anche una delle casse di tè dell’evento originale, parte della sua collezione. Tutti gli anni a Boston, il 16 Dicembre, il famoso saccheggio viene riportato in vita con una ricostruzione teatrale molto dettagliata, dove le persone in maschera ci raccontano con la recitazione i fatti avvenuti quel giorno.

Sabrina Baiocco

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