Botti di Capodanno, muore un 13enne ad Asti

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Di Redazione Metropolitan

Di certo le limitazioni anti Covid hanno contribuito a una riduzione forte del numero dei interventi dei vigili del fuoco per i danni dei botti di Capodanno (229 oggi, 686 un anno fa), ma anche stamattina il bilancio non può affatto dirsi positivo: secondo i dati del Viminali si contano infatti una vittima e 79 feriti, di cui 23 ricoverati (lo scorso anno un morto e 204 feriti, 38 ricoverati).

A Asti un ragazzino di 13 anni è morto in seguito alle ferite all’addome provocate dall’esplosione di un fuoco di artificio che stava maneggiando (anche se si indaga anche sulla possibilità che sia stato un colpo di pistola). È accaduto poco prima della mezzanotte nella zona di via Guerra. Trasportato d’urgenza in ospedale, è arrivato già in arresto cardiaco e per lui non c’è stato nulla da fare. I parenti per la rabbia e il dolore hanno poi devastato il pronto soccorso.

Sono stati 229 la notte scorsa gli interventi dei vigili del fuoco riconducibili ai festeggiamenti e ai botti di Capodanno, in netta diminuzione rispetto allo scorso anno (quando erano stati 686) grazie alle restrizioni per il Covid. Ma non sono mancati gli incidenti, i feriti e, in un caso, una vittima: ad Asti un 13enne è morto poco dopo la mezzanotte per le lesioni all’addome causate da un petardo. Il numero maggiore di interventi (45) anche quest’anno nel Lazio (lo scorso anno erano stati 171), a seguire Campania (40), Puglia (24), Veneto (19), Lombardia (18), Sicilia (17) e Liguria (16). Secondo i dati forniti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza ci sono stati in tutto un morto e 79 feriti, dei quali 23 ricoverati. Dati che registrano una diminuzione, definita “lieve” rispetto al 2020: l’anno scorso il bilancio era stato di un morto e 204 feriti, dei quali 38 ricoverati.