Il Brescia ci crede: le “rondinelle” vogliono la A

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Di Federico Trapani

Il Brescia sogna il ritorno in Serie A dopo otto anni di cadetteria. Le rondinelle occupano attualmente il primo posto in classifica a quota 50 punti. Con nove giornate ancora da disputare, i lombardi hanno tutto il diritto di crederci. Analizziamo il cammino già percorso e quello ancora da percorrere dagli uomini di Corini.

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L’esultanza dei giocatori del Brescia dopo il successo di Salerno (Photo Credits: Lapresse/gazzetta.it)

Un inizio difficile

Le ultimi stagioni disputate dal Brescia in Serie B sono state tutt’altro che rosee: complici i problemi finanziari del club, le rondinelle hanno più volte rischiato la retrocessione in Lega Pro. Nel 2015 lo spettro della retrocessione sarebbe addirittura diventato realtà, se non fosse per il fatto che il Brescia è stato ripescato ai danni del Parma, a causa del fallimento dei Ducali. Dopo una serie di avvicendamenti in panchina, nell’estate 2018 la guida della squadra viene affidata David Suazo. Ex giocatore di Inter, Cagliari e Genoa, l’honduregno è alla sua prima panchina ufficiale. L’inizio si rivelerà molto difficile: il Brescia viene eliminato ai calci di rigore contro il Novara nel terzo turno preliminare di Coppa Italia. Dopo le prime tre giornate del campionato di Serie B, il Brescia ottiene soltanto 2 punti, frutto della sconfitta contro lo Spezia e dei pareggi contro Perugia e Pescara. A questo punto la società decide di esonerare Suazo e di affidare le redini della squadra ad Eugenio Corini.

Gds – Eugenio Corini subentra a David Suazo sulla panchina del Brescia a partire dalla 3°giornata

La rinascita del Brescia: le rondinelle finiscono in testa alla classifica

Il cambio in panchina ha i suoi frutti: nel girone di andata il Brescia ottiene una serie di risultati utili (unico risultato negativo la sconfitta contro il Venezia). Al termine dell’anno solare, i lombardi sono secondi in classifica a quota 32 punti, a cinque lunghezze di distanza dal Palermo capolista. Il girone di ritorno inizia letteralmente col botto. Complice la crisi di risultati dei siciliani, il Brescia ne approfitta e ottiene 15 punti in sette partite. Dopo la sconfitta casalinga contro il Cittadella, gli uomini di Corini ottengono la vittoria all’ultimo respiro contro il Cosenza e si portano a 50 punti, al primo posto solitario in classifica.

Un finale da brivido

Mancano nove giornate al termine della stagione regolare di Serie B. Il Brescia non ha un calendario particolarmente difficile, togliendo gli scontri diretti contro Verona e Lecce. Le due squadre si trovano rispettivamente a 46 e 48 punti. I veneti sono determinati a tornare in massima serie dopo un solo anno di purgatorio. I pugliesi con i sette gol rifilati all’Ascoli hanno dato un chiaro segnale alle dirette concorrenti. Il Brescia è comunque obbligato a crederci: con un campionato a 19 squadre, paradossalmente potrebbero bastare 65-66 punti per ottenere la promozione diretta. Questo significa che per le rondinelle potrebbe essere sufficiente ottenere circa 15-16 punti: impresa non proprio proibitiva.

Il Brescia manca dalla Serie A da 8 anni

L’ultima stagione disputata in massima serie dalla Leonessa risale addirittura al 2010/11. Dopo un inizio sorprendente, il Brescia attraversò una fase di declino che condusse all’esonero dell’allora tecnico Giuseppe Iachini. La panchina del Brescia fu affidata a Mario Berretta, che però non riuscì ad invertire la tendenza. La società decise allora di richiamare Iachini, ma ciò non impedì di evitare la retrocessione, che arrivò addirittura con due giornate di anticipo. Il club lombardo concluse la stagione al 19°posto a quota 32 punti.

Gli anni d’oro

Gli anni duemila possono essere considerati gli anni d’oro vissuti dalle rondinelle. Nella stagione 2000/01 il Brescia si classificò ottavo, ottenendo il suo miglior piazzamento di sempre in Serie A. I lombardi disputarono inoltre in quegli anni per ben due volte la coppa Intertoto, che venne in seguito abolita. Nella competizione il club si trovò ad affrontare avversari del calibro di Paris Saint-Germain e Villareal, venendo eliminato in entrambi i casi. In quegli anni vestiva la maglia del Brescia un certo Roberto Baggio… Sembrano passati secoli da quelle splendide annate: risulta difficile credere che da lì il Brescia sarebbe arrivato a rischiare la Lega Pro. Ma ora sognare è lecito: le rondinelle possono tornare in paradiso.