Perché guardare Bridgerton è la scelta giusta per il 2020

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Di Redazione Metropolitan

Rilasciata il 25 Dicembre, Bridgerton è già seconda in classifica nella Top 10 di Netflix Italia. Definita come la “Gossip Girl dell’800” già dal trailer, la nuova serie tv prodotta da Shonda Rhimes, ha scalato le classifiche oltre ogni aspettativa. Questa serie, però, perché piace così tanto?

Cosa c’è dietro la nuova serie tv Netflix

Simon Basset (Regé-Jean Page) - photo credits: Nospoiler
Simon Basset (Regé-Jean Page) – photo credits: Nospoiler

Gli intrighi sono all’ordine del giorno per l’alta società inglese, nessuno escluso. A smascherare quelli che sono i lati oscuri e le vicende scomode delle famiglie londinesi più influenti è lei: Lady Whistledown. La donna (o uomo, chi lo sa) è al corrente di ogni cosa, ogni segreto, ogni passo falso, persino della Regina d’Inghilterra. La sua penna, così, è capace di elevare o danneggiare completamente la reputazione di una persona e della sua intera famiglia. La narrazione ruota attorno a due famiglie, i Bridgerton (che danno il nome alla serie) ed i Featherington, ma anche i personaggi secondari hanno la loro importanza, specialmente se il loro nome è Simon Basset. Il Duca di Hastings (Regé-Jean Page) è infatti oggetto di apprezzamenti, tanto dalle donne della serie quanto dai fan della serie tv. Ma è tutto qui?

Dalla soundtrack ai costumi, Bridgerton è una rivoluzione

La famiglia Bridgerton - photo credits: Entertainment Tonight
La famiglia Bridgerton – photo credits: Entertainment Tonight

Le serie tv a sfondo storico sono sempre bene accette, dai Medici fino a The Crown. Le vicende che si dispiegano nel corso della narrazione quali tradimenti, successioni, amori proibiti tengono gli occhi ben attaccati allo schermo. Shonda Rhimes va oltre, rivoluzionando completamente l’immagine della classica serie sulla Londra ottocentesca. Anzitutto, ad accompagnare i balli dati dal nobile di turno ci sono, nella soundtrack, brani come “thank u, next” e “In my blood“. La soundtrack dà una ventata di freschezza a quella che, di fatto, è una serie storica. Con tutti quei costumi e quelle scene esplicite, però, se non fosse per i costumi quasi ce lo dimenticheremmo. Realizzati a mano da bozzetti originali, un’equipe di costumiste con a capo Ellen Mirojnick ha realizzato 7500 costumi diversi, più tutti gli accessori dell’epoca. La protagonista Daphne (Phoebe Dynevor) ha avuto a disposizione 104 abiti durante i sei mesi di preparazione, affrontando delle sedute quotidiane di fitting di tre ore ognuna.

Il ruolo della donna (e dell’uomo) nella società perbenista londinese

Il cast di Bridgerton - Photo credits: Style - Corriere
Il cast di Bridgerton – Photo credits: Style – Corriere

Le giovani debuttanti sono sottoposte a tutto pur di trovare marito. L’etichetta della zitella non è auspicabile per nessuna di loro, ed è così che per trovare il migliore tra gli scapoli le donne subiscono di tutto. Dai corsetti così stretti da non respirare fino ad arrivare a trucco e parrucco, per le donne è l’unica cosa che conta. Per le loro famiglie, l’onore è la prima cosa: le loro giovani donne, ridotte a trofei da esporre, devono essere belle ed avere contegno. «Oggi siamo fortunate ad essere libere – afferma Nicola Coughland (Penelope) – mentre all’epoca l’universo femminile era totalmente sottomesso a quello maschile. Mi è bastato pensare che all’età di Penelope io già lavoravo e avevo i miei risparmi da parte, mentre a lei non viene concesso neppure di studiare”. Le donne non sono le uniche a sottoporsi ad alcuni obblighi, neanche gli uomini se la passano bene. Devono essere degli ottimi partiti, ricchi, di bell’aspetto e ad empiere al loro dovere di protettori della famiglia. Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey), visconte a seguito della morte di suo padre, questo lo sa molto bene, così come Simon Basset, a capo di un Ducato. I matrimoni, chiaramente, si basavano interamente sulla dote e la conformazione ai canoni imposti dalla società, repressiva e perbenista. Essere sessualmente liberi ed indipendenti, all’epoca, non era permesso – ma non impossibile, e questo Shonda Rhimes ce lo mostra molto bene con le numerose scene hot.

Dopo aver letto i punti forti dello show targato Shondaland, cosa aspettate? Correte a guardare Bridgerton su Netflix!

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Luisa Scherillo