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Bryce Love, il fulmineo running back di Stanford

Originario del North Carolina, Love inizia ben presto ad appassionarsi al football: durante un match di flag football, a soli 5 anni, mette a segno il suo primo touchdown. Secondo quanto riferito dal padre, Chris Love, quello fu il momento in cui “rimase affascinato” da questo sport.

Love inizialmente sembrava essere destinato ad altro. Nel periodo delle scuole medie, oltre a suonare il sassofono nella banda scolastica, eccelleva nelle gare di atletica.
Le sue prestazioni erano talmente sbalorditive che già a 12 anni era considerato un vero e proprio fenomeno nazionale

Durante questi anni decide di abbandonare definitivamente il suo nome di battesimo, Jonathan, scegliendo Bryce (suo secondo nome) poiché lo considerava “un nome da persona matura“.

Primi riconoscimenti

Nel giugno del 2009, Love partecipa alle USA Track & Field Junior Olympics, dove prende parte a due gare di atletica: ai 200 metri ed i 400 metri piani.

Il risultato fu fantastico. Love riuscì a battere due record, entrambi messi a segno da Xavier Jones nel 2007: 23.57 secondi nei 200 metri (record precedente di 23.74 secondi) e 52.16 secondi nei 400 metri (record precedente di 52.90 secondi).

Bryce Love football

Nella cerimonia di premiazione disse: “È un vero onore ricevere questo premio. Ho lavorato duramente per poter raggiungere questo traguardo. È davvero speciale per me“.

Ma non si fermò di certo lì. 
Durante quell’anno riuscì anche a migliorare i suoi stessi risultati, stabilendo ulteriori record: 23.37 secondi nei 200 metri e 50.75 secondi nei 400 metri
Tutto questo gli valse l’appellativo di Baby Bolt.

Lionel Leach, presidente della commissione USATF, dichiarò: “Bryce è un vero e proprio astro splendente. Siamo orgogliosi di lui e seguiremo con attenzione i suoi progressi futuri“.

Progressi che non tardarono ad arrivare: nel 2011, infatti, migliorò ancora di più i suoi record.

La carriera nel football

Entra a far parte degli Stanford Cardinal nel 2015. Alla sua prima stagione nella posizione di running back totalizza 226 rushing yard e mette a segno 3 touchdown
Nella stagione successiva migliora ulteriormente con 783 rushing yard e 4 touchdown.

La vera consacrazione come uno dei migliori prospetti del football arriva però nella stagione 2017. 
Questo è un anno formidabile per lui, dove riesce a mettere in mostra tutte le sue abilità.

Bryce Love football
(Syler Peralta-Ramos/The Stanford Daily)

Dopo appena cinque partite, Love ha già totalizzato 1000 rushing yard
Vari sono i record che riesce a stabilire per l’università di Stanford: 

  • Rushing yard totalizzate in un’unica stagione (2.118) 
  • Rushing yard in un singolo match (301) 
  • Numero di match consecutivi con almeno 100 rushing yard (9 match)
  • Numero di match stagionali con almeno 100 rushing yard (12 match) 

I touchdown, stavolta, ammontano a 19.

Alla fine della stagione riceve anche numerosi riconoscimenti: vince il premio come miglior running back stagionale e viene nominato Offensive Player of the Year della Pac-12 Conference.

Si posiziona secondo tra i pretendenti all’Heisman Trophy: davanti a lui ha solo Baker Mayfield, attuale quarterback dei Cleveland Browns.

Il rifiuto della carriera professionistica

Dopo le tre stagioni passate a Stanford, in molti avrebbero scommesso sulla sua presenza al draft 2018.

Al contrario, Bryce Love ha deciso di non prenderne parte e di restare ancora un altro anno con i Cardinal. 

Il motivo per il quale ha scelto di farlo è un’altra grande sua passione: la medicina. Uno dei suoi più grandi sogni è infatti quello di diventare un pediatra

In un articolo scritto su Sports Illustared, Love spiega il perché di questa decisione.

Amo il football fin dall’età di cinque anni. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare ogni domenica. 
Devo aver mandato in confusione un sacco di gente lo scorso inverno, quando ho deciso di rinunciare all’NFL e di tornare a Stanford per un altro anno. È stata una scelta molto difficile.

Il football è la mia felicità, ma più del gioco amo il rapporto che sono riuscito ad avere con i miei compagni di squadra, i miei fratelli. È questo che rende il football così puro.

Sul campo mi emoziono sapendo che ci troviamo di fronte ad un avversario che ha speso un’intera settimana per cercare di capire come fermarci. Non c’è niente di meglio del sapere che tutti insieme lavoriamo per raggiungere un solo obiettivo. 

Sono disposto a sacrificarmi in prima persona per portare al successo questo team e non potevo andarmene senza tentare almeno un’altra volta di raggiungere quello che io e i miei compagni sogniamo: un altro Rose Bowl e vincere la conference championship. 

Abbiamo ancora dei conti in sospeso qui, ma ad essere onesto c’è anche dell’altro. 
Nello sport, prima o poi, arriva una fine per tutti. Ed è per questo che voglio terminare i miei studi in biologia umana. Per quanto io desideri giocare in NFL, vorrei anche un giorno diventare un pediatra, cosa che sogno fin da quando un medico è riuscito a farmi guarire dalla polmonite da bambino. 

Credo nella mia scelta. Ho parlato con i miei genitori, con i miei allenatori, mio fratello, i miei ex compagni Christian McCaffrey e Solomon Thomas e anche con Andrew Luck. Tutti mi hanno detto la stessa cosa: che non posso sbagliare se seguo il mio cuore. 

Ho fatto la scelta giusta? 
Forse sì, ma avrete la risposta quando inizierà la stagione il prossimo 31 agosto.

Bryce Love football
(AP)

In effetti, la stagione a Stanford è appena iniziata. Hanno giocato due match fino a questo momento ed il prossimo si terrà domani contro gli UC Davis Aggies

Fino ad ora, i Cardinal hanno affrontato i San Diego State Aztecs e gli USC Trojans
Ed hanno vinto entrambi gli incontri.

Ovviamente il top rusher di Stanford in questi primi due match è stato sempre lui, Bryce Love.

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Antonio Campana 

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