Borussia Mönchengladbach, il coraggio di Marco Rose per il rilancio

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Di Redazione Metropolitan

Quando sei un “Puledro” dalla nascita, difficilmente ti accontenti di stare nelle retrovie a guardare. Roba di DNA, di innato istinto che ti porta a lottare e correre sempre. Questo DNA al Borussia Mönchengladbach è qualcosa che si diffonde nella squadra e nella città da ben 119 anni. Si può anche non vincere (ultimo campionato datato 1970 e ultima Coppa di Germania arrivata nel 1995) ma guai a non lottare.

I tifosi del Borussia Mönchengladbach – photo credits eurosport.de

Così capita che i tifosi dei Fohlen (i Puledri appunto), chiedano a gran voce la sostituzione di Dieter Hecking, tecnico che al Borussia ha comunque fatto molto bene riscuotendo applausi soprattutto nella prima parte della scorsa stagione dove i bianconeroverdi fino a febbraio erano l’anti Borussia Dortmund al secondo posto della Bundesliga. Cosa non andava? L’atteggiamento.

Molto bravo Hecking nel gestire le partite e lo spogliatoio ma troppo attendista nel gioco. Una sorta di “Allegri” tedesco, un tecnico che ha portato risultati ovunque sia stato ma senza essere mai troppo amato. Un puledro ha bisogno di correre, di sentirsi libero. Non può restare legato. Così come l’animo dei suoi tifosi e la loro sete di un calcio sempre all’attacco. L’Europa, soprattutto in questa stagione, ha insegnato che osare e credere nelle proprie idee non solo fa divertire ma porta anche alla vittoria. Allora perché non crederci anche al Borussia Park?

Dieter Hecking, ex tecnico del Borussia adesso passato all’Amburgo – photo credits web.de

Detto e fatto. Il DS del Borussia Max Eberl, forse il miglior direttore sportivo di Germania, decide di accontentare i suoi tifosi chiamando dal Red Bull Salisburgo Marco Rose, allenatore tedesco ma da molti anni in Austria, apprezzato in tutta Europa per il suo gioco coraggioso e propositivo. Sempre continuando nel parallelismo con l’Italia, la stessa scelta fatta dalla Juventus con l’ingaggio di Maurizio Sarri.

Non più quindi un tecnico esperto o un “Tecnico laptop” (allenatori nati più sui libri che dal campo che fino a due stagioni fa andavano molto di moda in Bundesliga tipo Nagelsmann, Tedesco, Schmidt e altri). Un allenatore vecchio stile nei modi ma dalla idee innovative e per c erti versi rivoluzionarie.

Borussia Mönchengladbach: chi è Marco Rose?

Marco Rose è un ex giocatore tedesco nato a Lipsia. Nel 2013 è entrato nel settore giovanile del Red Bull Salisburgo da allenatore. In 5 anni ha allenato gli U-16, U-18, U-19 e i professionisti, riuscendo alla sua prima stagione da tecnico nella Bundesliga austriaca a vincere uno scudetto con 13 punti di vantaggio sulla seconda, il tutto con miglior attacco e miglior difesa del campionato e soprattutto restando imbattuto per 35 gare ufficiali consecutive.

Sarà perché era un terzino sinistro di grande gamba e forza fisica, nella sua carriera ha sempre impostato all’attacco le sue squadre. Ama scendere in campo con jeans e scarpe da ginnastica, in Austria era considerato un sex simbol. Si sente ancora calciatore, guida la sua squadra correndo su e giù per la fascia come se stessa ancora giocando e tutti i suoi ragazzi lo sentono ancora come uno di loro.

Per questo i giovani si getterebbero nel fuoco per lui ed i più veterani seguono i suoi consigli per completarsi e spiccare il volo. Non ha paura Marco Rose. Anche nelle dichiarazioni e nelle interviste pre gara, non fa mai trasparire titubanze o timori. Questo non vuol dire essere spocchiosi. Si chiama mentalità vincente, quella che i tifosi del Borussia si augurano possa portare alla loro squadra dopo troppi anni di sali e scendi.

Borussia Mönchengladbach
Marco Rose, neo tecnico del Borussia Mönchengladbach – photo credits bild.de

La tattica

Rose predilige il sistema di gioco 4-3-1-2. Il suo credo è offensivo, per questo il gioco è rapido e le sue squadre devono allungarsi e accorciarsi in brevissimo tempo. Ha sempre praticato un calcio molto dispendioso, anche perché al Salisburgo aveva una rosa con 23,5 anni di età media. Ama giocare con i terzini molto alti, quasi delle ali aggiunte.

L’acquisto da parte del Borussia del terzino destro Stefan Lainer (12,5 min di euro) ne è la dimostrazione. Così come l’arrivo di Embolo, attaccante rapido che si sposa ottimamente con la potenza di Plea e Stindl. A centrocampo Rose predilige calciatori molto rapidi, non a caso dalle sue mani sono sbocciati tre dei migliori mediani d’Europa come Naby Keita (ora al Liverpool), Diadie Samassékou e Amadou Haidara (ora al Lipsia).

Borussia Mönchengladbach
Naby Keita ai tempi del RB Salisburgo – photo credits Ninety Minutes Online

Non sappiamo come andrà la storia di Rose in Bundesliga. Di una cosa però siamo sicuri: il massimo campionato tedesco riscopre nel Borussia Mönchengladbach una delle protagoniste della Bundesliga. Almeno sotto il profilo del gioco e del coraggio. Tutto quello che chiedevano i tifosi. Alla passione, basta poco.