Calcio

Cagliari, Oliva e Pereiro gli uomini da cui ripartire?

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Il Cagliari sta per aprire un nuovo capitolo della propria stagione con Walter Zenga in panchina. L’uomo ragno subentra in una situazione difficile, con i sardi che non vincono dallo scorso dicembre. L’ultima uscita contro la Roma ha però messo in risalto un paio d’individualità importanti: Gaston Pereiro e Christian Oliva.

Cagliari, la “mission impossible” di Walter Zenga

Toccherà a Walter Zenga provare a risollevare le sorti del Cagliari. Rolando Maran è stato difatti esonerato dopo la sconfitta interna contro la Roma, lasciando la squadra in una situazione al limite del compromesso rispetto a quelle che erano le amizioni solo tre mesi fa. L’obiettivo Europa League sembra ormai una “chimera”, e l’ex allenatore di Crotone e Catania dovrà fungere primariamente da “traghettatore” nel tentativo di costruire una base per la prossima stagione. Vediamo insieme quali siano i punti su cui intervenire nell’immediato.

Difesa da rivedere

Partiamo dalla nota dolente: la difesa, reparto che ha subito ben 11 gol in 6 partite giocate nel girone di ritorno. Concede troppo la retroguardia sarda, dimostrando scarsa organizzazione collettiva. Ne è prova la prestazione offerta contro la Roma che ha evidenziato tanto errori di reparto quanto dei singoli. Impossibile non sottolineare il pessimo posizionamento della linea sul terzo gol di Kluivert, il quale ha potuto involarsi da solo verso la porta di Olsen.

Né tantomeno si possono trascurare errori marchiani come quelli commessi dalla catena di sinistra formata da Klavan e Pellegrini. Il terzino paga forse eccesssivamente il contraccolpo psicologico sul gol di Kalinic e ha, tra le sue attenuanti, una ripresa disputata in crescendo. Ben più gravi le colpe dell’estone che dovrebbe essere un leader, vista l’assenza di Ceppitelli. I suoi errori, in impostazione e marcatura, hanno invece finito per essere determinanti in almeno due delle quattro reti subite dai sardi.

Zenga dovrà lavorare sulla testa

Da quanto esposto sopra, si può capire che Zenga non va incontro ad un compito facile. Impossibile provare a cambiare le carte in regola con una variazione tattica (l’organico ha uomini adatti solo per giocare col trequartista), nè affidanbdosi a una panchina lunga (abbiamo già detto delle assenze in difesa). Ciò che dovrà fare il nuovo tecnico sarà agire sula testa dei giocatori, per cercare di tirarli fuori da una spirale che sembra non avere vie d’uscita. I presupposti per smuovere le corde dell’orgoglio ci sono, come dimostra la garra messa in campo dai due uruguaiani: Pereiro e Oliva.

Cagliari, Oliva e Pereiro: la rinascita parte dagli uruguaiani?

Sarà da loro che dovrà ripartire il Cagliari? Dalla grinta messa in campo da Gastòn Pereiro con una progressione di oltre 70 metri? Il classe ’95 è riuscito a “spaccare” la gara dimostrando corsa, talento e grande doti fisiche, sfruttando al meglio lo spezzone concessogli dal mister. Se Pereiro è una lieta sorpresa, il suo connazionale, Oliva, si sta confermando come uno dei perni imprescindibili di centrocampo. Con un lancio di 50 metri ha permesso a Joao Pedro di andare in porta, e questa spiccata visione di gioco, unita a una buona tecnica e intelligenza tattica, ne fa il principale terminale di gioco della squadra sarda.

Preciso quando si tratta di trasmettere la palla ai compagni, Oliva è sembrato in crescita anche nel lavoro di copertura. Se il sogno europeo del Cagliari si è andato ad infrangere come le onde che picchiano volente sui suoi scogli aspri e rocciosi, l’Isola può forse riallacciare proficui legami col calcio sudamericano. Sulla scia di campioni come Francescoli e Fonseca che, da queste parti, hanno fatto la storia.

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