Rolando Maran ha le ore contate sulla panchina del Cagliari. Il tecnico paga la sconfitta subita contro la Roma, giunta al culmine di un periodo contraddistinto da tre pareggi e sette sconfitte. Si può parlare di fallimento?
Cagliari, Maran verso l’esonero: quante colpe ha il tecnico trentino?
Tempo scaduto: i rapporti tra Rolando Maran e la dirigenza del Cagliari si sono ormai deteriorati, tant’è che il presidente Giulini sta pensando all’esonero del tecnico trentino. Si è inceppato qualcosa, durante quest’inverno, nella squadra “delle meraviglie” che tanto aveva impressionato gli addetti ai lavori, assaporando addirittura aria di Champions League. Quando finisce un amore, si va sempre alla ricerca delle colpe di uno e delle ragioni di un altro. Il Cagliari si era dimostrato ambizioso sin dalla campagna acquisti estiva, e l’abiente si sente forse deluso dall’improvviso declino accusato dalla squadra: ma la formazione sarda è davvero così competitiva?
Mercato ambizioso, ma ricambi non all’altezza
Tutto ha inizio il 12 luglio di quest’estate: la cessione di Nicolò Barella all’Inter, per una somma rasente i 50 milioni di euro, permettono al DS Carli di scandagliare il mercato in cerca di giovani interessanti che possano incrementare la qualità del collettivo e, magari, alzare l’asticella degli obiettivi. Maran siede in panchina già da un anno e può contare su un gruppo rodato che si affida ad un mix di esperienza e gioventù.
Il primo anno si è chiuso con un quindicesimo posto, ma si potrebbe pensare che sia un anno di “transizione”. In estate, infatti, vengono ingaggiati giovani promettenti come Nandez (stella del Boca, già nel mirino di grandi club), Rog, Simeone. Inoltre, per non farsi mancare nulla, gli isolani mettono a segno il “colpaccio” Nainggolan che da queste parti ha assunto la valenza di un “mito”. L’opera si ritine completa, a Maran il compito di sgrezzare una materia tanto pregiata e cavarne fuori il meglio. Il prosieguo del campionato, però, metterà a nudo i limiti di una squadra costretta a fare i conti con una rosa corta.
Squadra “spaccata” in due
La sontuosa campagna acquisti aveva forse gettato un po’ di fumo negli occhi dei tifosi. Sin da subito si intuisce come il Cagliari sia squadra che presenta un notevole squilibrio tra i reparti: se la qualità dei giocatori offensivi permette di sviluppare un gioco brillante ed efficacie, le carenze del reparto arretrato hanno costretto la squadra a tre soli cleen sheet durante l’arco di questa stagione.
“Il campionato lo vincono le migliori difese”, una massima che ha da sempre segnato la nostra identità calcistica, ma che anche quest’anno sta trovando conferme nel percorso svolto dalla Lazio capolista. Ed è proprio contro i biancocelesti d’Inzaghi che il Cagliari ha iniziato il suo lento de profundis: i sardi si sono fatti ribaltare l’iniziale vantaggio nei minuti di recupero. Una costante per una squadra che risulta essere quella con il più alto numero di reti subite (12) nell’ultimo quarto d’ora.
Maran verso l’esonero: cambiare è una scelta che paga?
Rolando Maran potrebbe essere il dodicesimo allenatore esonerato quest’anno. Stessa sorte è capitata ai colleghi di Milan, Napoli, Fiorentina, Udinese, Genoa, Sampdoria, Spal e Brescia. Tra queste, solo il Genoa è riuscito a rientrare in corsa per il proprio obiettivo stagionale in poco tempo, mentre squadre come Milan e Napoli hanno faticato parecchio prima di ritrovare la quadra. Il tempo stringe, la fine della stagione è vicina, e i nomi accostati alla pancina, tra cui il tecnico della primavera Canzi, non garantiscono piena affidabilità. Il sogno europeo è ormai sfumato: non sarebbe meglio attendere per ripartire tutti insieme?