Dopo la riapertura delle palestre, molti sportivi amatoriali attendevano impazientemente la ripresa degli sport di contatto: tra questi, anche il calcetto. Contrariamente alle indicazioni iniziali che lasciavano presagire una possibile riapertura per lunedì prossimo, si dovrà attendere ancora. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha infatti posticipato la data per la ripresa degli sport di contatto amatoriali al 25 giugno. I numerosi italiani che già pregustavano il ritorno alla consueta partita settimanale, dovranno, dunque, aspettare ancora.
Il nuovo DPCM
Nella giornata di ieri, il presidente Conte, dopo il Consiglio dei ministri, ha firmato il nuovo dpcm, in vigore dal prossimo lunedì fino al 14 luglio 2020. Oltre a numerosi nuovi contenuti, la fase 3 vedrà la ripresa, dal 25 giugno e nel rispetto dei nuovi dati della curva epidemiologica, degli sport di contatto amatoriali. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, aveva, tuttavia, proposto come possibile data per la ripartenza il prossimo lunedì. Dal beach volley al basket, dagli sport di contatto nelle palestre al calcio e calcetto, tutti attendevano freneticamente la data stabilita. Tuttavia, durante il Consiglio dei ministri, c’è stata una frenata inattesa, con il ministro della Salute Roberto Speranza non convinto per una ripartenza così anticipata.
Alla fine, la ripartenza degli sport di contatto amatoriale ci sarà, ma slitterà di dieci giorni, al 25 giugno. Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha preso atto della decisione del Consiglio dei ministri, ma ha anche dichiarato ” Nelle prossime ore, incontrerò il presidente Conte e il ministro Gualtieri, per trovare risorse economiche per sostenere tutti i lavoratori e gestori di impianti sportivi, che dovranno attendere ulteriormente per poter riprendere la propria attività”.
Gli italiani attendono per il calcetto
Ad attendere la ripresa delle attività, non erano soltanto i proprietari degli impianti sportivi, dopo questo periodo di difficoltà, ma anche numerosi sportivi e appassionati. Tra tutti gli sport, uno dei più universali in Italia, è sicuramente il calcetto. Amato da tutte le generazioni, il calcetto unisce gli italiani in una passione comune. Nato in Uruguay nel 1930, il calcetto doveva prendere spunto dal calcio ed essere giocabile in strutture al coperto. Dopo una rapida diffusione in Sudamerica, questo sport divenne sempre più competitivo e organizzato, divenendo celebre anche in Europa. Nel 1988, infine, venne finalmente riconosciuto dalla FIFA e gestito attraverso un comitato.
Negli ultimi anni, il calcetto sta diventando sempre più importante a livello professionistico, con l’organizzazione di diverse competizioni per club e nazionali. Tuttavia, non possiamo certamente ridurlo a questo. In Italia, il calcetto, ma anche il calciotto, rappresenta un momento di unione e di passione per milioni di bambini e ragazzi appassionati. Con il passare degli anni e con l’avanzare dell’età, quest’ultimo inizia, invece, a diventare un momento di spensieratezza o di evasione dal lavoro e dalla routine. Anche a livello amatoriale, possiamo dunque dire quanto il calcetto sia importante per gli italiani, specialmente dopo un periodo in cui ogni relazione sociale è stata duramente danneggiata.