Una vittoria pazzesca in Europa League e la voglia di non fermarsi più in vista di un ritorno, dalla porta principale, in Champions League. Avrà tante responsabilità in questa stagione il calciomercato dell’Atalanta che dovrà consegnare a Gian Piero Gasperini, che ha rifiutato la corte del Napoli per rimanere a Bergamo, una squadra ultra competitiva per affrontare il triplo impegno dell’annata che verrà. Il mister, durante una delle sue ultime interviste, è uscito alla scoperto su Nicolò Zaniolo raccontando come sia intrigato dalle qualità del ragazzo arrivato recentemente a Zingonia.

Calciomercato Atalanta, le parole di Gian Piero Gasperini

(Credit foto – pagina Facebook Atalanta Bergamasca Calcio)

Mi stanno rovinando il gioco del calcio. Sui contatti e i falli di mano non si capisce più nulla. Troppe interpretazioni dissimili e notevoli diversità tra il campo nazionale e quello internazionale. In Serie A e nelle coppe europee si giocano due differenti sport. Prendi l’Europeo, il Var è intervenuto pochissime volte, mentre da noi arbitra spesso. Le decisioni del Var vanno disciplinate una volta per tutte – queste le parole di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, rilasciate a Il Corriere dello Sport –. Chiesa e Immobile? Le mie non furono proteste contro la persona. Se un giocatore induce l’avversario al fallo, si parla di abilità. Assai diverso se cade per un respiro. Lo trovo gravissimo. E se un arbitro di campo non sa valutare l’entità di un contatto è meglio che cambi mestiere. Il calcio senza contatto diventa brutto. Brutto come quello dei passaggi sistematici al portiere. L’Ifab dovrebbe fare qualcosa per evitare questa idiozia, una perversione. È mancata la squadra, Spalletti non è riuscito a trasmettere certi princìpi, le ragioni può conoscerle soltanto lui. L’Italia era scarica, svuotata. La delusione principale è stata questa, perché le nostre nazionali si sono sempre distinte per solidità, senso del gruppo. Non abbiamo mai avuto i Pelé, i Maradona, i Cruijff, i Messi, però gli ottimi giocatori non sono mancati. I nostri Palloni d’oro si chiamano Rivera, Rossi, Baggio, nel 2006 l’hanno dato a un difensore, Cannavaro, in quella squadra c’erano Iaquinta, Camoranesi, Gilardino, Oddo, Grosso, Perrotta. Noi italiani siamo così, dopo una delusione butteremmo tutto a mare. Dovremmo invece ripartire dalla lezione subita“.

“Zaniolo? Sì, mi piace. Un ragazzo davvero interessante”

Nicolò? È stato lui a scommettere su di noi. Mi piace come profilo. Un giorno telefona Borriello e mi fa: ‘Mister, ho un giocatore che vuole venire da lei, uno forte, una bestia’. E io: ‘Marco, chi è?’. ‘Zaniolo’. ‘Bravo, mi piace’. Ne ho parlato con D’Amico, poi con Percassi, questo ragazzo mi interessa, ed è arrivato. Napoli? Ci ho pensato, sì. Ci sono stati alcuni momenti della stagione in cui ho creduto che fosse arrivata l’ora di lasciare l’Atalanta. Ma volevo lasciarla bene, senza polemiche, senza una delusione. Abbiamo vinto e alla fine hanno prevalso Bergamo, la sua gente e tutto quello che si porta dietro. A Napoli ora c’è Conte, i tifosi non possono provare dispiacere“.

(Foto da pagina Facebook ufficiale Atalanta Bergamasca Calcio )

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