Cambio fornitore energia elettrica: 3 cose da sapere per non farsi trovare impreparati

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Di Redazione

Negli ultimi anni, il mercato nazionale dell’energia ha visto la diffusione di nuove tendenze e l’affermarsi di nuove abitudini tra i consumatori. I trend emergenti sono, difatti, il frutto del passaggio dal regime di Maggior Tutela al Mercato Libero voluto fortemente anche dalle istituzioni europee.

Il momento di fermento del mercato dell’energia sembrerebbe anche dipendere da una sorta di generale corsa al ribasso, in quanto c’è una continua ricerca, da parte degli utenti, delle offerte più convenienti per le forniture di luce e di gas.

Pur accettando la prima o la seconda ipotesi, non si può in ogni caso negare un aumento delle richieste di cambio fornitore dell’energia elettrica. Il più delle volte, il cambio dell’fornitore energetico è preceduto da una attenta analisi e confronto delle opinioni online rilasciate dagli altri utenti che hanno già testato l’effettiva convenienza del servizio. Nello specifico, le recensioni online su Iren presentano un alto indice di gradimento per quanto riguarda la convenienza delle tariffe e la tempestività del servizio clienti.

In genere, al controllo delle recensioni online segue l’acquisizione di tutta una serie di conoscenze di base. È bene dunque conoscere la distinzione tra regime di Maggior Tutela e Mercato Libero, l’organizzazione delle fasce orarie e le tipiche procedure di cambio fornitore prima di procedere all’effettivo cambio. Dei veri e propri fondamenti che saranno esaminati nel corso della guida odierna.

La distinzione tra Mercato Libero e regime di Maggior Tutela

Oggigiorno, il mercato nazionale dell’energia vive una fase di transizione, dovuta al passaggio dal regime di Maggior Tutela al Mercato Libero.

Nel primo caso, le tariffe sono predeterminate dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA). Per farla breve, i clienti ed i fornitori accettano le condizioni economiche e contrattuali già fissate dall’ARERA.

Nel secondo caso, i fornitori energetici restano liberi di creare nuove offerte con tariffe ridotte e con il prezzo bloccato per un periodo di tempo determinato. Alla scadenza del periodo promozionale, il cliente può decidere di continuare con l’offerta già sottoscritta oppure di passare ad altro fornitore senza sostenere dei costi aggiuntivi.

L’organizzazione in fasce orarie

Prima di passare da un player dell’energia all’altro, per effettuare una scelta consapevole che permetta di risparmiare sui costi in bolletta, è fondamentale capire l’organizzazione delle fasce orarie, dei momenti in cui si spende di più e dei periodi in cui si spende meno per l’energia.

In merito alle fasce orarie, le offerte luce possono prevedere tariffe monorarie, biorarie oppure triorarie. Se l’offerta luce presenta una tariffa monoraria significa che il consumo energetico resta sempre lo stesso, da mattina a sera.

Invece, nella seconda e nella terza ipotesi, è preferibile attivare i dispositivi elettronici di casa nella fascia oraria di maggior convenienza indicata nel contratto, al fine di ridurre i consumi e, di conseguenza, i costi sostenuti.

Le procedure di cambio fornitore

Il terzo elemento da prendere sempre in considerazione è dato dal tipo di procedure per il cambio fornitore. Come nella telefonia mobile, i vari fornitori consentono di effettuare il cambio fornitura comodamente online, completando l’apposito form, oppure tramite l’invio di specifico modulo a mezzo raccomandata A/R.

Tuttavia, prima di procedere con il cambio fornitore, è opportuno anche informarsi contattando il servizio clienti del fornitore energetico scelto, affinché si possano avere maggiori chiarimenti sull’iter da seguire.