Camino in casa: si o no? Vediamo insieme i pro e i contro

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Di Mr. Red

Il camino in casa è un elemento che dona calore e comfort all’ambiente, è bello da vedere esteticamente e, a seconda del modello, risulta anche un’opzione efficiente per riscaldare nei periodi freddi.

Tuttavia, un famoso detto dice che non è sempre oro ciò che luccica e lo stesso vale per il camino in casa.
Infatti, è vero che è in grado di dare tocco aggiunto all’arredamento e all’ambiente, ma lo è altrettanto il
fatto che richiede delle attenzioni costanti.

E’ molto importante quando si decide di mettere un camino in casa, optare per un tiracamino che consente un maggiore tiraggio del fumo e ridurre la possibilità di fuoriuscite.

Vantaggi di un camino in casa

Uno dei vantaggi principali che spinge i proprietari di casa ad aggiungere un camino in salotto o in un
altro ambiente, è sia il calore che la sensazione di relax che solo il focolare è in grado di dare. La prima
immagine che viene in mente quando si vede un camino è la famiglia riunita attorno nel freddo
dell’inverno, e non a caso.


In termini di arredamento possiamo sicuramente parlare di vantaggi, in quanto grazie ai vari modelli in
commercio, il camino può incastrarsi con qualsiasi arredamento: moderno, classico, rustico; con qualche
accorgimento in più o piccoli complementi d’arredo – come un vaso di fiori o un profumatore per
ambienti in ceramica magari – l’arredamento è perfetto e allo stesso tempo non ingombrante.


Maggiore efficienza termica: senza considerare il camino classico aperto, tutti gli altri di tipo moderno
hanno una resa maggiore, anche dell’80% in più e permettono di riscaldare gli ambienti in modo
eccellente, risparmiando sulla bolletta del gas. I termocamini ad acqua inoltre, riscaldono l’acqua fino a 60
°C in modo da essere utilizzata per le necessità quotidiane ed anche per i termosifoni.

Svantaggi da valutare

Purtroppo, anche il camino ha degli svantaggi che è bene valutare prima di acquistarne uno o includerlo in un progetto.
Primo tra tutti è la sicurezza! Soprattutto per i camini aperti, bisogna avere un controllo costante sulla
fiamma e i pezzi di carbone o di legna che potrebbero saltare fuori, generando dei principi di incendio.

Inoltre, all’inizio c’è molta buona volontà ma è importante fare una buona pulizia del camino la sera o la
mattina dopo, per prepararlo a una nuova accensione. Questo significa fare i conti con i classici problemi
di cenere che potrebbe sporcare l’ambiente circostante.

E ancora, è importante una manutenzione costante della canna fumaria, soprattutto se il camino è già
presente e ha qualche anno. Se non viene effettuata una periodica pulizia, i residui presenti nella canna
potrebbero prendere fuoco molto facilmente e causare un incendio all’interno della canna fumaria stessa.
Altro aspetto da considerare è se si ha lo spazio a disposizione per il rifornimento della legna. Soprattutto
nei giorni più freddi, la legna viene consumata facilmente e potrebbe non bastare.

Il rischio è quello di procurarsi all’ultimo minuto della legna umida, difficile da accendere e gestire. Avere uno spazio dedicato – come una legnaia che può essere interno alla casa o esterna coperta da una tettoia per ripararla dalle intemperie – consente di rifornirsi durante le stagioni calde di legna secca e che prende fuoco facilmente.
Insomma, prima di optare per un camino – aperto o chiuso che sia – è bene fare tutte le considerazioni del caso ed eventualmente ovviare a questi problemi con delle soluzioni più moderne.