Carlo Verdone, il tifoso dietro l’attore

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Di Andrea Mari

Carlo Verdone non ha certo bisogno di presentazioni. L’attore, regista, sceneggiatore e comico romano, infatti, è uno dei caposaldi del cinema italiano. Un’icona riconoscibile in tutto lo Stivale che ha allietato, allieta ed allieterà diverse generazioni di spettatori rapite dal suo inconfondibile, e mai volgare, accento romanesco. Parlare del Verdone attore risulta essere piuttosto semplice: la carriera, d’altronde, testimonia la sua immensa bravura ed i suoi personaggi sono già entrati, a pieno titolo, nel Pantheon della cultura nostrana. Dietro all’attore ed al romano, però, si nasconde (con estrema fatica, ndr) un aspetto che ha caratterizzato ed influenzato la sua vita: il tifo per la Roma. L’uomo, che spegne settanta candeline, è un accanito tifoso della compagine che difende la sponda giallorossa del Tevere. Ecco una carrellata di foto che testimoniano la fede romanista del festeggiato odierno.

Carlo Verdone: il tifoso della Roma allo Stadio Olimpico

Come ogni buon tifoso che si rispetti, Carlo Verdone ama seguire la propria squadra del cuore dagli spalti dello Stadio Olimpico, tana del “branco” giallorosso che sospinge la Roma durante le partite casalinghe di campionato e coppa. Il vip conosciuto, l’attore apprezzato ed il regista di successo, in questa modalità molto “very normal people“, lasciano il campo libero alla fede indissolubile ed al tifo sfrenato. Il romano, molto spesso, veste i panni del tifoso calandosi perfettamente negli “abiti da scena“: la sciarpetta al collo, sventolato dopo un goal o una vittoria, lo accompagna quasi fedelmente in ogni battaglia della sua Roma.

Carlo Verdone allo Stadio (LaPresse)

L’amicizia con Francesco Totti

Da una parte uno dei simboli del cinema italiano. Dall’altra, uno dei calciatori più forti di sempre del calcio tricolore. Entrambi romani, entrambi veraci e, soprattutto, innamorati della Roma. L’amicizia tra Carlo Verdone e Francesco Totti nasce, ovviamente, dall’interesse in comune: la squadra capitolina. L’attore, come spiegato, è un grande tifoso dei “lupacchiotti“, mentre l’ex capitano li ha guidati a suon di magie, in campo, per tantissimi anni. Impossibile che non nascesse un feeling tutto romanesco tra due geni delle rispettive categorie d’appartenenza.

L’Hall of Fame giallorossa e Carlo Verdone

Un legame incentivato anche dalla società A.S. Roma. Carlo Verdone, infatti, è stato nominato membro della commissione Hall of Fame 2014” e ha aperto la premiazione dell’anno 2016. Un mattatore perfetto per un evento profondamente romanista: durante queste cerimonie, infatti, si inducono nella storia del club giallorosso tutte le personalità di spicco, tra le quali Totti e Bruno Conti, che hanno contribuito a rendere grande il percorso dei capitolini.

(LaPresse)

Carlo Verdone a difesa della maglia giallorossa

L’attore può anche vantarsi di aver difeso i colori giallorossi sul manto erboso dello Stadio Olimpico. E poco importa se la partita, contro i rivali cittadini della Lazio, fosse soltanto un’amichevole dallo scopo benefico: durante i famosi “Derby del Cuore“, infatti, i vip vestono le casacche delle squadre ed inforcano gli scarpini per la solidarietà. Carlo Verdone si sarebbe mai perso una possibilità del genere? Ovviamente no: un po’ per beneficienza ed un po’ per vivere una serata magica colorata dalle tinte della propria fede. Nella foto qui sotto, possiamo notare il totale trasporto dell’attore dopo il goal segnato da un suo compagno di squadra. Una stracittadina, dopotutto, è pur sempre una stracittadina.

(Ansa)

La rabbia nelle sconfitte

Un tifoso vero si riconosce immediatamente. Quando la squadra del cuore vince, la giornata è salva e bellissima. Quando perde, invece, la stessa finisce al triplice fischio finale dell’arbitro. Una regola semplice alla quale nemmeno Carlo Verdone riesce a sfuggire. Emblematico fu lo sfogo dopo il 7-1 di Coppa Italia inflitto dalla Fiorentina alla Roma: “Volevo tirare una sedia al televisore. Al terzo gol ho iniziato a vedere la partita con estremo distacco, ero con Enrico Vanzina che dopo il 4-1 si è alzato e se ne è andato via senza nemmeno salutare. C’è una spaccatura nello spogliatoio tra anziani e giovani, è evidente, solo un cretino direbbe di no. Ma le colpe partono da lontano: con i giocatori ceduti saremmo tra i primi tre in Europa invece sono arrivati giocatori come Bianda, Pastore e Nzonzi. Se non si sbrigano a dargli un ok per lo stadio, Pallotta sarà sempre così: penserà alle plusvalenze“. Accuse dure. Accuse da tifoso ferito.

La gioia dopo l’incredibile rimonta della Roma sul Barcellona

Le emozioni, ovviamente, mutarono al triplice fischio finale di Roma-Barcellona, ritorno dei quarti di finale di Champions League. I giallorossi ribaltarono i campioni catalani infliggendo a Leo Messi e compagni un secco 3-0 che proiettò la compagine, allora guidata da Eusebio Di Francesco, tra le prime quattro d’Europa. Raccontare la gioia di Carlo Verdone sarebbe davvero impossibile. Ecco, quindi, un video di quella sera postato proprio dall’attore. O per meglio dire: dal tifoso romanista.

Tanti auguri, Carlo: uno dei tifosi più accaniti della “Città Eterna”.

https://www.youtube.com/watch?v=3Bh0M-7jlTs&ab_channel=MrFlaDoo

ANDREA MARI

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