”La casa stregata”, H.P.Lovecraft: mistero, orrore e magia

Foto dell'autore

Di Stella Grillo

La casa stregata - Photo Credits: twitter
La casa stregata – Photo Credits: twitter

La casa stregata di H.P. Lovecraft è un racconto horror scritto nel 1924 ma, successivamente, pubblicato nel 1937. Nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, in vista della settimana di Halloween, un testo che mescola mistero, atmosfere soprannaturali e magia.

La casa stregata di H.P.Lovecraft: tra angoscia e fantascienza

H.P. Lovecraft è considerato fra i maestri e cultori primari del filone dell’orrore soprannaturale. Ciò che l’autore vuole innescare, non è una paura tratta dalle minacce esterne: il timore che vuol far risalire, così come gran parte della sua narrativa, affonda le sue radici nelle parti più recondite dell’animo umano. Incubi, angosce, oscurità dell’anima: sensazioni che, spesso, gli uomini cercano di reprimere come meccanismo di difesa. Temi principali della narrazione sono: il risveglio oscuro di antichi demoni e una presenza soprannaturale che svetta e striscia nella realtà umana. Queste tematiche saranno poi riprese nella gran parte delle produzioni letterarie dello scrittore. L’ispirazione per la stesura de La casa stregata proviene realmente da un’antica casa di Providence, città natale dell’autore. La casa in questione pare fosse abbandonata e situata , precisamente, in Benefit Street. Un’antica dimora in cui aleggiava una leggenda: pare fosse popolata da fantasmi e strane creature.

Un’antica dimora e i suoi segreti

I protagonisti sono un giovane ragazzo e suo zio, il Dott. Elihu Whipple. I due, da anni affascinati dalla vecchia casa sita in Benefit Street, raccolgono nel tempo varie informazioni circa i misteri dell’antica abitazione; strane morti subite dagli inquilini che la abitavano, o ancora, chi varcava le mura della struttura, pare impazzisse in pochissimo tempo. E tuttavia, nonostante l’abbandono in cui verteva da anni, per via degli eventi particolari accaduti, le stranezze non cessavano: la casa, disabitata, sembrava vissuta o quasi in vita, lei stessa. Al di fuori delle porte o dalle finestre, fuori gas luminescenti e, si percepivano, esalazioni di liquidi dalla gente che passava nei pressi della vetusta dimora. I due protagonisti decidono, così, di indagare circa il mistero che aleggia intorno alla diroccata abitazione. La trama procede in un crescendo di tensione emotiva ed inquietudine: qui, i protagonisti, scoprono realmente uno strano vapore fluorescente proveniente dalle cantine.

La casa stregata: l’orrore sotto le fondamenta

Lo zio è uno scienziato che si presta ad indagare fra i misteri ed i segreti dell’inquietante abitazione; dopo una minuziosa ricerca storica in cui, fra le pagine, il lettore è letteralmente informato si ha il vero e proprio colpo di scena: lo zio indagatore cade in uno stato di trance, allucinazioni, strane visioni. Gli eventi si rincorrono inspiegabilmente: l’orrore reale giace sotto le fondamenta della casa. Non è un aleggiare di spettri, non è una casa infestata. Lovecraft la identifica come una sorta di male vero e proprio di cui è insita e, da cui, la negatività che cresce si trasforma in una vera e propria emanazione di vapori, gas, luminescenze di inquietudine.

H.P. Lovecraft, animazione - Photo Credits: pinterest
H.P. Lovecraft, animazione – Photo Credits: pinterest

Come se le mura fossero vampirizzate, il lettore ha coscienza di questo male intrinseco e, solo apparentemente inanimato, per via delle minuzie e dei particolari che l’autore regala fra le pagine; le mura trasudano muffa, umidità, salmastri odori. Escrescenze fluorescenti simili a funghi si abbarbicano sui muri: allegoria tangibile di ciò che di negativo è intrappolato nella leggendaria casa dei misteri. E’ una continua decomposizione, un marcire che parte dal suo interno: la dimora è sì affamata ma delle angosce e delle paure umane e della stessa esistenza delle persone che la abitano.