Nuovi particolari trapelano sul caso di presunta violenza sessuale che vede coinvolti Ciro Grillo e i suoi amici (Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia) in qualità di stupratori e le giovani Silvia e Roberta (nomi di fantasia) in veste di parte lesa. Qui la ricostruzione.

Come riporta il quotidiano Corriere della Sera, nei minuti immediatamente successivi al congedo dalle ragazze, portate ad Arzachena per attendere un taxi, uno del gruppo, Edoardo Capitta, inizia a scambiarsi messaggi piuttosto loquaci con un amico.

Il cellulare di Capitta

Il cellulare di Capitta sembra essere una miniera di informazioni: la Procura di Tempio Pausania, titolare dell’inchiesta, vi ha trovato foto, chat e video, utili ai fini istruttori per ricostruire i fatti. Sono le 14:15 del 17 luglio, il giorno successivo alla presunta violenza e nel viaggio di ritorno Capi- così era soprannominato dagli amici Capitta- inizia a scambiarsi messaggi WhatsApp con un amico. Questi i contenuti delle chat:

“No, non puoi capire”
“Cosa?” risponde l’amico.
“No… 3 vs 1 stanotte, lascia stare”.
“Spiega meglio” insiste l’altro.
“No, no, sì, poi ti farò vedere”.
«Ma con una tipa?».
“Ma no, guarda… ero ubriaco marcio. Frate te lo giuro”.
“Ma chi eravate? Te, Corsi e Ciro?”.
3 vs 1 , ovvio. Ma io veramente alle dieci del mattino ero ubriaco marcio (…)”
L’amico cerca ancora famelicamente informazioni, tentando di scoprire il nome della ragazza, senza riuscirci. Ad un certo punto Capi dice:
“Comunque c’era il cameramen. Sai che non me le faccio scappare ’ste occasioni. 4 video facili… Poi vi farò vedere tutto. Se vuoi ti chiamo e ti racconto un po’”.
.

Il proseguio della conversazione: altri particolari

La conversazione prosegue e alcuni particolari successivi sono talmente umilianti da indurre l’amico a scrivere “Poraccia“. Capitta risponde allora: “All’inizio non sembrava che volesse”. Gli inquirenti dopo aver letto la conversazione hanno scoperto che il gruppo di amici non aveva girato un solo video, bensì quattro. Dalla conversazione emerge, inoltre, l’accordo stretto dagli amici: Vittorio Lauria, Vitto per gli amici, deve rimanere escluso dai fatti di quella notte perché fidanzato e la sua ragazza non deve sospettare. Peggio va, invece, secondo quanto emerso dalle chat, a Corsiglia. Francesco ha, infatti, dichiarato agli inquirenti che di essersi addormentato dopo aver avuto un “normale rapporto sessuale” con Silvia, che invece lo accusa di essere stato il primo a stuprarla.

L’altra conversazione e il gruppo Instagram

Dai cellulari dei ragazzi, ora in mano alla Procura, sono emerse altri elementi: si tratterebbe di tre conversazioni, una tra Capitta e un altro amico, una tra Capitta e Ciro, l’altra legata a un gruppo Instagram che i 4 avevano creato. Nella prima è Capi ad inviare il primo messaggio:

“Broc, abbiamo fatto un casino stanotte”.
“Cioè?”. “3 vs 1“.
“Puede chiamarti? Non credo a quello che leggo. Aspetto maggiori dettagli prima di commentare. Era bella almeno?”.
“Media”.

Al 31 luglio, invece, risale la conversazione tra Ciro e Capitta:
“Oh, mi mandi quei video? Quelli” chiede Ciro.
“Ahaha. Perché li vuoi? Non li mando a nessuno Cì, dai”.
“Li voglio far vedere a (cita due nomi, ndr) e agli altri. Vabbé come vuoi”

Infine, il 2 agosto Ciro annuncia sul gruppo Intagram:” Ho invitato delle tipe a casa”
E Capitta: “Ci parte il 3 vs 1? Impazzisco”.

Le espressioni usate

Da altre chat emerge che le espressioni usate con più frequenza sono “3 vs 1”, a ruota un’alternarsi di parolacce e bestemmie e poi tutte frasi ammiccanti o sconce e autoesaltazioni delle proprie prestazioni. Rarissime le parole gentili e mai rivolte alle ragazze.

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Giulia Moretti