Catturato in Bolivia Cesare Battisti, ma scoppia il caso “no ergastolo”

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Di Redazione Metropolitan

Catturato a Santa Cruz l’ex terrorista rosso Cesare Battisti dopo che aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso dicembre in seguito ad un ordine di cattura.

Catturato dagli agenti italiani e boliviani, è stato pedinato con discrezione per avere la conferma che fosse lui. Già l’ipotesi di una sua fuga proprio in Bolivia era stata avanzata dall’ex giudice brasiliano Walter Maierovitch. Cesare Battisti deve scontare quattro ergastoli per altrettanti omicidi eseguiti durante gli anni di piombo.

La cattura di Cesare Battisti

Cesare Battisti stava camminando nel centro città. Era camuffato con barba e baffi finti e grandi occhiali da sole quando è stato catturato dalla polizia che lo pedinava da tre giorni. Non ha opposto resistenza. Era disarmato e solo. Ha parlato in portoghese alla polizia dicendo di non avere i documenti con sé. In un video diffuso dal profilo twitter della Polizia di Stato, si vede l’ex leader dei Proletari armati per il comunismo, con maglietta nera e jeans, camminare spedito tra gli empori, pochi istanti prima che lo prendessero.

Cesare Battisti ripreso per strada poco prima della cattura (Credits: dal web)

Battisti aveva fatto perdere le sue tracce dopo la decisione del magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf) brasiliano, Luis Fux, che il 13 dicembre ne aveva ordinato l’arresto per “pericolo di fuga”, in vista di una possibile estradizione in Italia. Cesare Battisti aveva una rete di protezione dalla Francia fino al Brasile e in Bolivia che però aveva cominciato a sfilacciarsi.

Cesare Battisti al commissariato boliviano (Credits: dal web)

Le reazioni politiche

Un comunicato dell’Ufficio stampa del Quirinale rende noto le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso la sua soddisfazione per la cattura.


Mi auguro che venga prontamente consegnato alla giustizia italiana, affinché sconti la pena per i gravi crimini di cui si è macchiato in Italia. E che lo stesso avvenga per tutti i latitanti fuggiti all’estero”.

Sergio Mattarella (Credits: www.dire.it)

Per il premier Giuseppe Conte finalmente c’è giustizia per le famiglie colpite dal terrorismo, un risultato atteso da decenni.


Ad attenderlo ci saranno le nostre carceri affinché possa espiare le condanne all’ergastolo che i tribunali italiani gli hanno inflitto a suo tempo con sentenze passate in giudicato, non certo a causa delle sue idee politiche, bensì per i quattro delitti commessi e per i vari reati connessi alla lotta armata e al terrorismoLa cattura e l’espulsione di Cesare Battisti sono un risultato atteso da oltre quarant’anni, che dovevamo soprattutto a loro, come pure alle altre vittime delle sue azioni criminali”.

Giuseppe Conte (Credits: liberoquotidiano.it)

Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini non ha mezze misure per il terrorista rosso definendolo uno “sporco assassino comunista”.


Ringrazio per il grande lavoro le Forze dell’Ordine italiane e straniere, la Polizia di Stato, l’Interpol, l’AISE e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti, un delinquente che merita di finire i suoi giorni in galera. Il mio primo pensiero va ai familiari delle vittime di questo assassino, che per troppo tempo si è goduto una vita che ha vigliaccamente tolto ad altri. È finita la pacchia“.

Matteo Salvini (Credits: www.newsstandhub.com)

L’ex terrorista catturato – aggiunge il ministro Salvini – non è stato un regalo a me ma a tutti gli italiani. Bolsonaro è stato di parola: era stato uno dei suoi primi impegni dopo l’elezione alla Presidenza della Repubblica in Brasile”.

L’arresto dell’ex terrorista – aggiunge il ministro Salvini – non è stato un regalo a me ma a tutti gli italiani. Bolsonaro è stato di parola: era stato uno dei suoi primi impegni dopo l’elezione alla Presidenza della Repubblica in Brasile”.

Battisti sarà restituito all’Italia. Un aereo del governo italiano è già decollato per la Bolivia. L’arrivo è previsto per le 17 di oggi (ora italiana) a Santa Cruz. Una volta in Italia sarà portato nel carcere più vicino allo scalo di atterraggio. Presumibilmente Rebibbia.

Soddisfazione e plaude da parte dei parenti delle vittime e di tutte le forze politiche. Ma già sta scoppiando il caso del “no all’ergastolo” che sarebbe parte dell’accordo con il Brasile per l’estradizione. Per cui a Battisti, una volta estradato, sarà applicata la pena massima di 30 anni. In Brasile non c’è l’ergastolo, vietato dalla Costituzione.

Patrizia Cicconi