“C’è posta per te”, Tom Hanks e Meg Ryan nella storia d’amore dei nostri tempi stasera in tv

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Di Federica De Candia

“Volevo tanto che fossi tu; volevo che fossi tu con tutta me stessa..”. L’amore non bada alle leggi di mercato, alla concorrenza spietata tra Kathleen (Meg Ryan) che possiede una piccola libreria per bambini, e Joe (Tom Hanks) imprenditore di un megastore di libri a due passi dal negozio di Kat. Costretta a chiudere, dopo 42 anni di amorevole attività. “C’è posta per te” stasera in tv: “Per quanto mi riguarda Internet è solo un modo nuovo per essere respinto da una donna“. Ma il finale del film, come l’ultima pagina un libro, è sempre imprevedibile e magico.

I due si incrociano e si detestano. Stesso isolato a New York, stesse strade. Ma realtà si conoscono, senza saperlo, già da tempo, in una corrispondenza via Internet. Ogni sera si ripete lo stesso rito: un appuntamento al quale non saprebbero rinunciare. Un’affinità di cuore espressa in silenzio tra le dita e una tastiera. E quando trovano finalmente il coraggio di incontrarsi, all’appuntamento Joe, vedendo la sua ‘rivale’ seduta al caffè, con il libro e il fiore segno per essere riconosciuta, non le dirà che è lui il misterioso “NY152” che lei stava aspettando. Ma finge di trovarsi lì per caso. 

C’è posta per te, una lunga preparazione

C’è posta per te“, film del 1998, è un remake del classico di Ernst Lubitsch, “Scrivimi fermo posta” (1940). Con la differenza che i protagonisti si innamorano scrivendosi su chat anziché fermoposta. Nora Ephron è la regista, nota anche per aver sceneggiato “Harry, ti presento Sally…” : il cuore di una donna, figlia di commediografi e sceneggiatori, a dar l’impronta sentimentale stasera in tv. In una New York autunnale, come l’avrebbe filmata Woody Allen. “Accendo il mio computer, aspetto con impazienza che si colleghi, vado online e trattengo il respiro finché non sento quelle paroline magiche, “C’è posta per te”. Non sento niente, non un suono per le strade di New York, tranne il battito del mio cuore, ho posta da te“. 

Molte scene considerate clou, sono state improvvisate dagli attori. Nonostante la regista, aiutata dalla sorella Delia sceneggiatrice, avesse previsto ogni momento da girare. Ma si è scelto d’improvvisare per rendere ancora più vero il film. Ad esempio il ciak dove si discute di cyber-sesso e dating online, avvenne per caso. All’epoca Meg Ryan, contrariamente alla sua protagonista, non possedeva neanche un computer. Fu proprio quello visto nelle scene ad essergli donato dalla produzione. Lo dichiarò lei stessa in una intervista. Per meglio entrare nella parte, Meg Ryan si fece assumere in una vera libreria. Lei era già una star negli Stati Uniti, ma volle ugualmente provare l’esperienza. E la libreria in questione, “Books of Wonder” a Manhattan, è ancora aperta.

C’è posta per te, prima di Maria

Meg Ryan e Tom Hanks, si erano già conosciuti nel 1993 sul set di “Insonnia d’amore”, sempre diretto dalla Ephron, che quando uscì il suo film d’esordio, un anno prima, aveva già superato i 50 anni di età. La regista è scomparsa nel 2012, a causa di una malattia. Probabilmente è proprio dal film stasera in tv “C’è posta per te”, che Maria De Filippi ha tratto ispirazione per dare il titolo nel 2000 al suo celebre programma del sabato sera. “Questa donna è la creatura più adorabile in cui mi sia mai imbattuto e anche se alla fine venisse fuori che è attraente quanto una cassetta delle lettere… sarei un pazzo a non cambiare completamente vita per sposarla“. Uscì esattamente il 18 dicembre 1998 nei cinema americani, prima di Natale, manca solo la neve, e il film cattura il pubblico bisognoso di carezze via tv.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguici