La banda Klopp sfiderà il Tottenham, questa sera, per la coppa più ambita. Con noi, il focus sui Reds con vista Wanda Metropolitano.
Una Champions League che manca dal 2005 dopo una antologica impresa contro il Milan; due tentativi tra Atene 2007 (dove i rossoneri si presero la rivincita) e Kiev 2018 contro un devstante Real Madrid. Nel mezzo, un mancato pass per Mosca 2008 appannaggio di Chelsea e Manchester United.
Liverpool sogna. Sogna un traguardo degno di una città potente tanto economicamente quanto nei trasporti. Città natìa dei Beatles e tempio del calcio inglese come squadra più blasonata di tutto il Regno Unito. Quella contro il Tottenham sarà un’occasione d’oro per quello che dovrebbe essere il divario tecnico-tattico.
Come arrivano i Reds a Madrid?
22 goal segnati in una clamorosa cavalcata che ha spesso messo in dubbio l’organico di Klopp. In questa Champions League al cardiopalma, infatti, il Liverpool ha dovuto districarsi fin dalla fase a gironi conclusisi a pari punti col Napoli, ma benevolmente a causa della differenza reti favorevole. Senza dimenticare la monumantale, storica rimonta del 7 maggio contro il Barcelona per 4-0: una partita che ha messo in evidenza lo strapotere di una squadra con ricambi di qualità e uno dei migliori motivatori in circolazione.
Nel mezzo, ottavi e quarti di finale contro Bayern Monaco e Porto portati a casa con una certa facilità e con due sole reti subite in questi quattro incontri.
La probabile formazione
Per questa finale di Champions League, Jurgen Klopp non dovrebbe apportare modifiche al sistema tattico che tanto ci ha stupito in questa stagione.
4-3-3: Alisson; Alexander-Arnold, Van Dijk, Matip, Robertson; Wijnaldum, Fabinho, Henderson; Salah, Firmino, Mané.
Un sistema di gioco che ha nella velocità di esecuzione il suo punto forte. Tra i calciatori più rapidi nei movimenti, il Liverpool può contare su una imprevedibilità disarmante e,soprattutto, su ricambi di qualità: mancano Firmino e Salah? Benissimo, spazio a Shaqiri e Origi; Mané è fuori? Che giochi Sturridge. Nonostante ciò, il pregio più importante dei Reds è la difesa. Reduci da una Premier League sfiorata sulla base di 22 reti subite in 38 partite, gli uomini cardine si possono individuare negli attuali portiere e difensore più forti del mondo: Alisson e Virgil Van Dijk. Una coppia da 150 milioni di euro circa (spesi equamente) che ha fatto innamorare gli appassionati della fase difensiva. Basti pensare che il centrale olandese ex Southampton, nel 2018, non è mai stato saltato in dribbling nell’uno contro uno!
A centrocampo, questa corazzata dovrà fare a meno del lungodegente Naby Keita (alle prese con un infortunio inguinale che, probabilmente, lo terrà fuori anche per la convocazione in Nazionale. E’ stata l’occasione, questa, di riscopire un giocatore come Fabinho: centrocampista e difensore proveniente dal Monaco dalle spiccate abilità tattiche e dalla spiazzante duttilità.
Il mister e la sua chimera
Questo amante del rock ‘n’ roll ha avvicinato la coppa per ben tre volte. Prima di stasera,infatti, il tecnico tedesco ha visto da vicino il traguardo della Champions League nel 2013 con il Borussia Dortmund e, come già detto, lo scorso anno con il club del Merseyside. L’unico problema potrebbe essere rappresentato dalle sirene di mercato che vedrebbero accostato il mago alla Juventus.
Miglior difesa del torneo (12 goal subiti) e terza squadra in quanto a goal segnati, il Liverpool affronterà la peggior difesa (il Tottenham ne ha presi 17) cosciente anche del fatto che chi ha partecipato per la prima volta nella sua storia alla finale per la coppa dalle grandi orecchie ha sempre perso.
Insomma, quale migliore occasione e migliore modo di concludere una stagione che ha già visto sfumare il campionato per un punto?
Qui, il focus sul Tottenham: https://metropolitanmagazine.it/focus-tottenham-spurs-a-un-passo-dalla-storia/