Charles Bronson, dietro l’aria da duro c’è di più

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Di Redazione Metropolitan

Charles Bronson - Photo Credits: latimes.com
Charles Bronson in una foto del 1997 – Photo Credits: latimes.com

Charles Bronson è un attore statunitense, diventato celebre soprattutto per i suoi ruoli da duro. La sua carriera, per certi versi, può definirsi opposta rispetto a quella di molti suoi colleghi americani. Infatti, il luogo in cui è diventato per primo famoso non sono stati gli States. La sua celebrità è inizialmente nata negli anni ’50 in Europa. Solo quasi vent’anni più tardi la sua figura si imporrà nel mondo del cinema stratunitense.

Bronson nasce il 3 novembre 1921 a Ehrenfeld (Pex) in una famiglia estremamente povera. Il nucleo famigliare in cui vive è, inoltre, molto numeroso. Comprendendo lui, sono in 17 a vivere sotto lo stesso, i due genitori e 15 fratelli. Una situazione non molto semplice, dunque, che si complica ulteriormente quando il padre muore. Il futuro attore all’epoca ha solo 10 anni. I figli, allora, cominciano presto a lavorare per contribuire al sostentamento della famiglia. A 16 anni, il Nostro è già impiegato nelle miniere di carbone. Ciò continua fino a che, nel 1943, non viene reclutato dall’esercito statunitense. Viene, quindi, inviato al fronte per combattere nella Seconda Guerra Mondiale.

Charles Bronson durante il servizio militare e durante i suoi anni da attore - Photo Credits: pinterest.it
Charles Bronson durante il servizio militare e durante i suoi anni da attore – Photo Credits: pinterest.it

Charles Bronson e gli esordi nella recitazione

Terminato il conflitto, Bronson continua a svolgere i lavori più disparati. In questi anni, però, un evento gli cambia la vita. Tutto accade quando si trasferisce ad Atlantic City (New Jersey). Qui fa la conoscenza con alcuni attori di Filadelfia che si trovano lì in vacanza. In quel periodo il giovane ama particolarmente dilettarsi nella pittura. Chiede, quindi, alla troupe di dipingere le scenografie per loro. Dopo alcune prove, riesce ad convincerli e viene assunto.

Questo fatto coincide anche con il suo primo assaggio del mondo della recitazione. Infatti, i membri della compagnia teatrale lo lasciano provare a recitare un po’ con loro. Il futuro divo scopre, così, una sua nuova grande passione. Passione che è più intensa anche di quella per il disegno e la pittura. Decide, allora, di trasferirsi in California. Qui, nel 1949, comincia a studiare  recitazione al Pasadena Playhouse. Nel 1951 ottiene il suo primo ruolo davanti alla cinepresa. Si tratta di una parte minore nel film Il comandante Johnny di Henry Hathaway.

L’ascesa e la celebrità

Per tutti gli anni ’50 Bronson continua a recitare in varie produzioni a basso budget. Forse la pellicola più significativa di questo periodo è La legge del mitra (Roger Corman, 1958). Essa, infatti, gli apre le porte del cinema europeo. Uno dei più celebri attori francesi di sempre, Alain Delon (Sceaux, Francia; 1935), la vede e rimane colpito dall’attore. Anni dopo, si ricorda di questa sua performance e lo chiama in Francia per recitare in Due sporche carogne – Tecnica di una rapina (Jean Vautrin, 1968). Questo film riscuote un grande successo in Europa. Ciò contribuisce a rendere il Nostro estremamente celebre nel vecchio continente. Negli Stati Uniti, invece, è ancora poco conosciuto. Il vero successo in patria avviene invece solo nel 1974, con Il giustiziere della notte di Michael Winner.

L’attore continua a recitare per quasi tutta la sua vita. La sua ultima apparizione cinematografica è datata 1999. Avviene nel film per la televisione Sospetti in famiglia 3 (Sheldon Larry). 4 anni dopo, il 30 agosto 2003, muore mentre è ricoverato al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Il suo adetto stampa, Lori Jonas, dichiara che a stroncare l’attore è stata una polmonite. Bronson al momento del decesso ha 81 anni e soffre già da tempo di Alzheimer.

Charles Bronson e Sergio Leone

 Charles Bronson, Claudia Cardinale e Sergio Leone sul set di C’era una volta il west. - Photo Credits:  Angelo Novi/dentrocasa.it
Charles Bronson, Claudia Cardinale e Sergio Leone sul set di C’era una volta il West – Photo Credits: Angelo Novi/dentrocasa.it

Il regista italiano Sergio Leone diventa fan di Bronson fin dalle sue prime apparizioni davanti alla cinepresa. Non sorprende che abbia, quindi, certato più volte di collaborarci. Il primo tentativo avviene agli inizi degli anni ’60. Il regista sta progettando il primo film della sua celebre Trilogia del dollaro. Si tratta della pellicola Per un pugno di dollari, poi uscita nel 1964. Inizialmente, per il ruolo di Joe, il protagonista, ha in mente proprio il Nostro. Gli propone, dunque, la parte. L’attore, però, legge il copione e non ne rimane colpito. Anzi, non gli piace per niente. Di conseguenza, rifiuta di prendere parte al progetto.

Nonostante ciò, Leone non si da per vinto. Gli propone, infatti, di recitare nel terzo capitolo della saga, Il buono, il brutto, il cattivo (1966). In questo caso gli fa scegliere tra due personaggi, Tuco e Sentenza. Anche questa volta Bronson si trova costretto a rifiutare. Le motivazioni, però, ora sono diverse. Declina l’offerta perché ha già dato la sua disponibilità per un’altra pellicola, Quella sporca dozzina (Robert Aldrich, 1967). Leone riesce finalmente a lavorare con l’attore qualche anno dopo. Collaborano, infatti, nel film C’era una volta il West, uscito nelle sale nel 1968. In esso Bronson ha uno dei ruoli principali, il burbero pistolero soprannominato Armonica.

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Giorgia Silvestri