Attore, regista, sceneggiatore, compositore e produttore cinematografico: questo ed altro è stato Charles Spencer Chaplin, una delle figure che maggiormente riuscirono, con la loro intraprendenza, a cambiare il volto del cinema mondiale per sempre.
Creatore di oltre 90 film differenti, Charlie Chaplin divenne il più influente cineasta di tutto il XX secolo, padre della comicità moderna e della maschera per eccellenza. Il “vagabondo” Charlot, personaggio da lui inventato, fu il protagonista indiscusso di quasi tutte le sue sceneggiature e l’emblema del cinema muto e della creatività, ancora oggi fonte di ispirazione per il mondo di Hollywood.
Charlie Chaplin: la nascita
Nato il 16 Aprile del 1889 nel sobborgo londinese di East Street, Charles venne registrato all’anagrafe solo due anni dopo la sua venuta al mondo, nel 1891. L’infanzia turbolenta, caratterizzata dalla separazione tra il padre alcolista Charles Chaplin Senior e la madre Hannah Harriette Hill e dal periodo passato in vari orfanotrofi, lo segnò enormemente, tanto che il tema della fanciullezza ritornò sempre nella produzione cinematografica dell’attore con una forte valenza emotiva. Eppure, l’amore per il teatro nacque proprio in questi anni, quando il piccolo Chaplin si ritrovò ad andare, insieme alla madre, alle prove di lavoro e ne fu immediatamente affascinato. L’esordio sul palcoscenico avvenne all’età di sette anni, al fianco dell’amato genitore.
Dopo una gavetta tra le compagnie itineranti, l’attore creò la maschera che l’avrebbe accompagnato per tutta la sua esistenza. Difatti, nel 1914, Chaplin esordì nel mondo del cinema muto con “Charlot giornalista”, ma solo con “Charlot ingombrante“ e “Charlot all’hotel” avvenne la prima comparsa del tanto amato personaggio davanti ad una vera cinepresa. Con una bombetta sulla testa, dei piccoli baffi quadrati ed un bastone usato, Charlie fece ridere il pubblico in sala con quella che sarebbe diventata la sua maniera iconica di recitare. Un momento che cambiò non solo l’esistenza di Chaplin, ma anche l’intero mondo del cinema.
Charlot e la sua maschera
Di film indimenticabili Charlie Chaplin ne ha fatti tantissimi: da “Il monello” a “Luci della città”, da “Tempi moderni” a “Il grande dittatore”, eppure una domanda rimane nella mente di chi guarda ancora le sue pellicole: come fece l’attore ad inventare un personaggio così iconico?
Il “vagabondo” fu incredibilmente apprezzato nei tempi passati e particolarmente amato nella nostra modernità per la rivolta umanistica che si ritrovò sempre ad incarnare. A volte reso maggiormente malinconico, altre volte più comico ed irriverente, Charlot rappresentò il simbolo della ribellione contro la società capitalistica e le sue regole inflessibili, diventando l’emblema dell’alienazione dell’uomo in un mondo troppo duro ed ostile quale fu quello del progresso economico ed industriale.
La sua visione della vita fu portata sul grande schermo con estrema immediatezza e verità, tanto che Chaplin fu persino fortemente criticato per le idee politiche progressiste apertamente espresse nelle sue pellicole. Inviso dalla stampa e dal governo degli Stati Uniti d’America, visse i suoi ultimi anni in Svizzera, nel paesino di Corsier-sur-Vevey, ma nonostante le avversità e i problemi, Charlot rimase eternamente una delle maschere più amate di tutti i tempi, capace di far riflettere ancora oggi ognuno di noi grazie alle sue movenze comiche ed i suoi momenti di estrema dolcezza e tristezza. Un uomo che, a dispetto di tutto, seppe rimanere impresso nella mente delle generazioni, tanto da essere collocato dall’American Film Institute al decimo posto tra le più grandi star della storia del cinema mondiale.
Monica Blesi
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