Cinema

Checco Zalone, parodia del lato oscuro dell’Italiano medio

Checco Zalone, alias di Luca Medici, uno dei più amati e chiacchierati comici dello stivale, compie gli anni in questo 3 Giugno. La sua carriera è cosparsa da numerosi successi cinematografici, avendo collezionato ben 220 milioni di incassi complessivi al botteghino. Un personaggio, il suo, che riesce ad entrare in empatia con il pubblico, forse proprio per il suo ridicolizzare in modo intelligente le negligenze dell’Italia di tutti i giorni.

Checco Zalone: Quando la comicità esorcizza le brutture quotidiane

Checco Zalone è esattamente quello che cerchiamo di sotterrare nella vita quotidiana. Il raccomandato, incapace e attaccato al posto fisso. Il mediocre che si materializza davanti ai nostri occhi e diventa qualcosa di tangibile. Il maschilismo e la cultura dell’uomo medio.

Che il suo personaggio funzionasse lo sappiamo già nel lontano 2005, dopo aver calcato i palchi di Zelig. Alternandosi a chitarra e pianoforte, in molte sue esibizioni si districa tra esilaranti parodie di personaggi famosi a sgrammaticati inediti musicali, dove il personaggio Checco Zalone viene maggiormente fuori.

Nel 2006 realizza il tormentone Siamo una squadra fortissimi, parodia di un inno dedicato alla fortunata spedizione dell’Italia ai mondiali di calcio di Germania. Dopo aver calcato numerosi palchi ed aver raggiunto ormai la fama in tutto il paese, nel 2009 esce il suo primo film dal titolo Cado dalle nubi. L’opera ottiene un grande successo al botteghino, soprattutto per l’esilarante colonna sonora.

Bissa il successo del film d’esordio nel 2011 grazie a Che bella giornata. Il film incassa più di 43 milioni di euro e che lo fa schizzare al secondo posto in classifica, dietro solo al colossal statunitense Avatar. Si conferma per l’ennesima volta due anni dopo con Sole a catinelle. Nel 2016 è il turno di Quo Vado?, che non solo conferma la tendenza del comico ad azzeccare sempre il suo prodotto, ma supera addirittura gli incassi di tutti i film precedenti. Diventa infatti la pellicola italiana più vista della storia del cinema nostrano.

Ritorna in auge nel 2020 con il film Tolo Tolo. Quest’ultimo, a differenza degli altri film, va a concentrarsi sull’argomento spinoso dell’immigrazione, e l’abilità di Checco Zalone sta nel riuscire a trattare un argomento così spinoso in modo leggero senza mai cadere nel banale o retorico. Poche cose sono certe nel mondo del cinema italiano, ma una di quelle poche è che Checco Zalone e le brutture del suo personaggio sono ormai un punto fisso nel panorama cinematografico del bel paese. Una maschera grottesca che ci divertiamo a vedere indossata a Luca Medici.

Andrea Pastore

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