Chef Rubio è tra i 24 denunciati da Liliana Segre per le minacce online

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Di Redazione Metropolitan

Tra i 24 denunciati dalla senatrice Liliana Segre per le minacce online nei suoi confronti c’è anche Chef Rubio.

Lo scrive oggi La Stampa, segnalando che quello del cuoco Gabriele Rubini (Chef Rubio) è uno dei nomi segnalati per l’apertura dell’inchiesta; l’intenzione di denunciare l’aveva annunciata la stessa Segre, insieme all’avvocato Vincenzo Saponara, lo scorso novembre al Forum nazionale delle donne ebree d’Italia. In particolare, la senatrice e testimone della shoah stata destinataria di messaggi di odio, anche di carattere antisemita, di insulti e di minacce di morte. «Per tanto tempo sono stata in silenzio su queste persone che mi insultano. Ma adesso lo denuncio. Poi è anche cattivo augurarmi la morte a 92 anni», aveva detto all’epoca la senatrice a vita.

Il 6 dicembre la senatrice a vita Liliana Segre ha presentato alla caserma dei carabinieri di Milano 24 denunce per minacce ricevute online. Assistita dall’avvocato Vincenzo Saponara, ha presentato le denunce querele alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo. Si tratta per lo più di ignoti che ora dovranno essere identificati e che negli ultimi mesi sui social o con delle email hanno inviato messaggi di “odio di natura diffamatoria, spesso di carattere antisemita e contenenti auguri di morte”.

Un mese fa la Segre aveva preannunciato la volontà di denunciare: “Sono la donna più anziana d’Europa con la scorta perché ogni giorno ricevo minacce. Per lungo tempo ho sempre scelto il silenzio su quelli che mi insultano, adesso ho cambiato. Adesso chi si firma lo denuncio”. Lo aveva detto al primo Forum nazionale delle donne ebree in Italia organizzato da Adei a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. 

Nel 2019 Chef Rubio era stato denunciato per istigazione all’odio razziale per un tweet in cui definiva «abominevole» lo stato di Israele. Segre invece da tre anni vive con una scorta: «Non sono stata io a chiederla. Me l’hanno assegnata per le minacce che ricevevo e purtroppo continuo a ricevere, ma la mia scorta è diventata una splendida sorpresa. I carabinieri che ogni giorno mi sono accanto hanno più o meno l’età dei miei nipoti e siamo diventati un’affiatata famiglia allargata».