Chi è Maria Grazia Calandrone e il dramma per la madre: “Mi ha abbandonata e si è suicidata”

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Di Redazione Metropolitan

Maria Grazia Calandrone è una scrittrice e poetessa italiana. Nella sua vita dove è protagonista la scrittura è anche una giornalista e ha collaborato con diverse testate. 

Ha coltivato da sempre la passione per la scrittura che poi è diventata anche la sua professione. Oggi vive a Roma ed è tra l’altro anche autrice e conduttrice per Radio Rai Tre.

Chi è Maria Grazia Calandrone

La scrittrice ha pubblicato nel 2010 il suo primo romanzo. L’anno successivo ha invece iniziato a svolgere corsi gratuiti di poesia nella scuola pubblica e nelle carceri. Il suo ultimo romando è intitolato Splendi come la vita e narra quelle che sono le sue avventure ed i suoi drammi. Questo libero è dedicato alla sua madre adottiva Ione.

Ecco invece i libri i Libri di poesia da lei pubblicatiGiardino della gioia (Specchio Mondadori 2019 e 2020 – premi Lerici Pea e Metauro), Il bene morale (Crocetti 2017 e 2019 – premi Europa e Trivio), Gli Scomparsi – storie da “Chi l’ha visto?” (pordenonelegge 2016 – premio Dessì), Serie fossile (Crocetti 2015, Feltrinelli 2020 – premi Marazza e Tassoni, rosa Viareggio), La vita chiara (transeuropa 2011), Atto di vita nascente (LietoColle 2010), Sulla bocca di tutti (Crocetti 2010 – premio Napoli), La macchina responsabile (Crocetti 2007), Come per mezzo di una briglia ardente (Atelier, 2005) e La scimmia randagia (Crocetti, 2003 – premio Pasolini Opera Prima)

Maria Grazia Calandrone è sicuramente una personaggio che vive letteralmente delle sue passioni e che riesce grazie ad esse ad arrivare al grande pubblico. Nella sua vita purtroppo però ha affrontato momenti molto difficili.

La donna infatti in un suo libro in prosa lirica dal titolo Splendi come vita, ha voluto raccontare un dolore davvero molto profondo. La donna infatti a quanto pare fu abbandonata dalla madre, che purtroppo soffriva tremendamente perché era stata costretta a sposare un uomo che non aveva mai amato.

La mamma era molto infelice e purtroppo alla fine decise anche di suicidarsi quando Maria Grazia aveva soltanto 8 mesi. Il libro dunque si incentra proprio su questa tematica molto difficile da affrontare, e su ciò che ha vissuto subito dopo, parlando anche del rapporto con la sua seconda madre e il disagio mentale che questa aveva, come riportato anche sul Corriere della Sera.

La Calandrone purtroppo visse anche la scomparsa del padre quando aveva 11 anni e la seconda madre non riuscì in alcun modo a capire come poter gestire tutta la sua rabbia e il suo dolore e iniziò ad accusare la figlia adottiva di ogni cosa.

Sostanzialmente dunque Maria Grazia diventò una valvola di sfogo che serviva per cercare di mantenere un equilibrio e avere qualcuno con cui prendersela per questa grande mancanza che la vita le aveva portato.

Nel libro però si parla anche di un ritorno con quest’ultima, con cui alla fine pare sia riuscita a ristabilire un qualche tipo di rapporto. Sicuramente dunque il passato della Calandrone è ricco di momenti davvero molto drammatici, fatto di mancanze e assenze importanti nel suo percorso

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