Dietro all’improvviso e misterioso licenziamento di Sam Altman, cofondatore e Ceo di OpenAI, ci sono almeno due dispute con gli altri soci: la prima sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale, la seconda sul futuro commerciale della compagnia che finora ha fatto da pioniere in questo settore. La scelta come nuovo amministratrice delegata ad interim di Mira Murati, ingegnere nata in Albania che ha gestito lo sviluppo dei principali prodotti dell’azienda, segnala già l’intenzione di seguire una direzione più prudente.
La notizia ha colto di sorpresa l’intera community di ChatGPT, così come lo stesso Altman, che fino a poco prima aveva ancora il ruolo di portavoce di OpenAI. Secondo fonti autorevoli come Engadget e The Verge, Altman è stato completamente inaspettato dalla decisione del consiglio di amministrazione, e poche ore prima aveva persino rilasciato una dichiarazione ufficiale riguardo alla chiusura temporanea di ChatGPT Plus.
La situazione è diventata ancor più complessa quando Greg Brockman ha annunciato la sua decisione di lasciare la startup dopo il licenziamento di Altman, sottolineando che entrambi erano ancora in fase di comprensione riguardo a quanto accaduto. Secondo la testimonianza di Brockman, Altman è stato convocato ad un incontro inaspettato da Ilya Sutskever, durante il quale è stato licenziato, causando in seguito le dimissioni del co-fondatore. Pare che altre figure di spicco di OpenAI potrebbero seguire il loro esempio, creando un vuoto significativo all’interno della startup.
La notizia ha sollevato sospetti e speculazioni, come ad esempio l’ipotesi di un “golpe” o una “scalata ostile” ai danni di Altman. Le tensioni interne sarebbero collegate alla mancanza di consenso sui nuovi orientamenti commerciali dell’azienda, in contrasto con la sua originaria missione di sviluppo etico dell’IA. Le controversie interne sono giunte a uno scontro tra Altman e Sutskever, con quest’ultima che sembrerebbe aver ottenuto il supporto predominante del consiglio di amministrazione. A seguito di questi eventi, Sam Altman ha pubblicato un toccante addio ad OpenAI sui social media, sottolineando l’incredibile affetto ricevuto in risposta alla sua inattesa rimozione.
Chi è Mira Murati
Si chiama Mira Murati e ha 34 anni la nuova Ceo di OpenAI, la no profit che ha rilasciato ChatGPT, dopo che il suo predecessore (e fondatore) Sam Altman è stato cacciato. Già nota tra le mura di OpenAi, Murati prima di diventare amministratrice delegata, ricopriva il ruolo di chief technology officer. Si tratta, infatti, di una nomina ad interim – ovvero momentanea – per la fase transitoria in corso in cui si sta tentando di fermare il “terremoto” interno. La nuova Ceo è un’ingegnera meccanica con esperienze pregresse alla Goldman Sachs e Tesla. Lavora nel colosso che ha dato vita a ChatGPT da ormai cinque anni. Nel 2018 è stata assunta come vicepresidente dell’intelligenza artificiale e delle partnership, per poi essere promossa due anni dopo a vicepresidente senior per la ricerca, i prodotti e le partnership. Lo scorso anno è diventata Cto, potendo lavorare nello sviluppo di ChatGPT, e ora è la nuova Ceo.