Sinisa Mihajlovic da Vukovar. L’attuale allenatore del Bologna, ospite questa sera della trasmissione di Piero Chiambretti Tiki Taka, è uno dei volti più riconoscibili del calcio italiano in virtù della sua costante militanza nella massima serie: prima come giocare, poi come tecnico. Il serbo classe 1969, di recente colpito da una brutta malattia che lo ha allontanato per un periodo dalla panchina dei rossoblù emiliani, ha scritto pagine importanti della Serie A e del suo Paese. Più da giocatore che da tecnico. Almeno per il momento. Ecco chi è la leggenda del calcio della Serbia.
La carriera da giocatore
La carriera da giocatore di Sinisa Mihajlovic, di ruolo terzino e centrale difensivo, è costellata da tanti successi e da immani soddisfazioni. Dopo aver esordito da professionista nel Borovo, squadra croata che in passato faceva parte della Jugoslavia, si trasferisce tra le fila del Vojvodina dove resta due anni mettendo in mostra una buona vena realizzativa: chiude la sua seconda avventura in club professionista con 73 presenze e 19 reti con un campionato vinto. Le ottime prestazioni in patria, gli spalancano le porte della prima, grande, chiamata dallo Stella Rossa di Belgrado: con i biancorossi vince la Champions League nel 1990-91 e la Coppa Intercontinentale consacrandosi definitivamente al grande calcio internazionale. Nei confini nazionali vince due scudetti con la compagine di Belgrado. È la Roma che lo porta per la prima volta in Serie A: la sua avventura termina con 54 presenze ed 1 goal. Da qui in avanti, sboccia un legame con l’Italia che non lo abbandonerà mai più. Passa alla Sampdoria nel 1994 e mette insieme, in quattro anni, 110 presenze e 12 goal. Nasce, in quegli anni, il mito delle sue punizioni. I primi trofei italiani arrivano a Roma, sponda Lazio: con i biancocelesti di Sven-Goran Eriksson (dal 1998 al 2004) vince la Serie A, 2 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Italia la Coppa delle Coppe. Dopo sei anni passa all’Inter e continua a vincere: in due anni alza al cielo altre 2 Coppe Italia e lo scudetto assegnato a tavolino dopo Calciopoli.
Il Sinisa Mihajlovic allenatore
La carriera da allenatore, ancora in corso, per Sinisa Mihajlovic non è ricca di trofei come la vita da calciatore. Inizia come vice di Roberto Mancini all’Inter, poi prende la sua prima panchina proprio al Bologna. Gira quasi tutto lo Stivale toccando tappe come Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino e, attualmente, siede nuovamente sulla panchina dei Felsinei. Le uniche due esperienze fuori dai confini nazionali sono state con la Nazionale serba e quella rapidissima (durata soltanto nove giorni) con lo Sporting Lisbona. La leucemia che lo ha colpito, proprio in questa sua ultima esperienza bolognese, l’aveva allontanato momentaneamente dalla panchina dei rossoblù. Oggi il tecnico, da combattente nato qual è, siede regolarmente in plancia di comando. Il peggio è alle spalle e Sinisa Mihajlovic, adesso, può rincorrere il suo prossimo obiettivo: alzare in trofeo da mister.
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