Chi era Antonello Falqui: tutti i suoi programmi

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Di Redazione Metropolitan

Antonello Falqui è stato uno dei padri del varietà della televisione italiana e grazie al suo talento si è fatto amare da milioni di persone.

Antonello Falqui nacque a Roma nel 19252 figlio dello scrittore Enrico. Dopo il diploma frequentà la facoltà di giurisprudenza ma lascia per seguire il richiamo del cinema.

Antonello Falqui, la carriera televisiva

Antonello diventa in breve tempo uno dei registi televisivi più lungimiranti del suo periodo, è lui a firmare quattro edizioni di Canzonissima, quattro di Studio Uno e una di Milleluci. La sua fama è tale da venire definito come il padre del varietà all’italiana, format che avrebbe spopolato successivamente e che avrebbe incluso grandi conduttori che avrebbero fatto la storia della televisione italiana. Antonello scompare dopo più di sessant’anni di storia, nel novembre del 2019. La sua personalità aveva raccolto grandi personalità del mondo dello spettacolo come Mina, Gino Bramieri, Lola Falana e tanti altri. Falqui è stato anche autore di diverse opere di prosa teatrale (Idillio villereccio, Viaggio a Parigi, Applause) e prosa televisiva. Ricordato da tutti come un simbolo d’innovazione ed eccentricità, Antonello ha segnato per sempre la storia dello spettacolo all’italiana ed è rimasto indelebile nelle storie di altri grandi artisti. Da sempre dedito al suo mestiere, non è mai sorta alcuna notizia sulla sua vita sentimentale e amorosa, lasciando sulla sua vita privata un grande punto di domanda.

Dal 1947 al 1949 frequenta il corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 1950 è aiuto regista di Curzio Malaparte durante la lavorazione del film Cristo proibito, ruolo che ricopre anche in altre pellicole.

La svolta nella sua carriera arriva nel 1952 quando approda in Rai. Inizialmente si occupa della regia di alcuni documentari.Si fa conoscere dal grande pubblico per un programma di grande successo entrato nella storia del piccolo schermo ovvero Il Musichiere.

Successivamente dirige quattro edizioni di Canzonissima (1958, 1959, 1968, 1969), altrettante di Studio Uno (1961, 1962-63, 1965 e 1966) Teatro 10 (1971) e Milleluci (1974), avvalendosi della collaborazione di Guido Sacerdote.

Negli anni settanta e ottanta collabora, tra gli altri, con Paolo Villaggio e Gigi Proietti. Nel 1986 dirige il programma Un altro varietà e nel 1988 Cinema, che follia!: tra gli altri, chiama a far parte di questi due programmi il gruppo comico Gli Specchio.

A Falqui è dedicato il film Il conte Max del 1991. E’ scomparso lo scorso 15 Novembre all’età di 94 anni.