Chi era Antonio D’Amico, storico compagno di Gianni Versace

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Antonio D’Amico è diventato noto al grande pubblico per la sua storica relazione con il genio della moda Gianni Versace.

D’Amico incontra lo stilista per la prima volta nel 1982. In quel periodo si era appena affacciato al mondo della moda, lavorando prima come modello e poi come fashion designer. D’Amico ha raccontato il colpo di fulmine a Storie ItalianeIo ero giovane, avevo 22 anni ed ero un po’ emozionato per averlo conosciuto: non avrei mai pensato che la mia vita cambiasse così“.

È l’inizio di una solida relazione tra Versace e D’Amico: sono una delle prime coppie omosessuali a fare coming out e a vivere il loro amore pubblicamente per ben 15 anni. La loro storia si interrompe tragicamente il 15 Luglio 1997, quando Gianni Versace muore assassinato, ucciso dal serial killer Andrew Cunanan con due colpi di pistola. A nulla valsero i primi soccorsi di Antonio D’Amico e dell’amico Lázaro Quintana, che trovarono il suo corpo.

Ha parlato del compagno scomparso qualche anno fa a Storie ItalianeSo io qual è la verità, so io chi era Gianni Versace: una persona meravigliosa, semplice, gentile, ironica, con un sorriso di un ragazzo alla scoperta del mondo. Era un genio, ho lavorato con lui per 15 anni e ogni sfilata era un’emozione: quando usciva in passerella io ero felice per lui, perché sapevo che aveva avuto successo. L’applauso della gente mi faceva emozionare ogni volta”.

Dopo la tragica morte del compagno, Antonio D’Amico affronta un periodo durissimo, in cui soffre di forte depressione e si scontra con Donatella e Sandro Versace, sorella e fratello dello stilista. Il compagno di una vita, infatti, lo include nel testamento. Lo stilista gli lascia un cospicuo vitalizio e il diritto di vivere nelle sue proprietà in Italia e negli Stati Uniti.

Per evitare ulteriori contrasti con la famiglia di Versace, D’Amico decide di rinunciare al diritto d’abitazione e al vitalizio, in cambio di una liquidazione anticipata della sua parte d’eredità. Con quel capitale, fonda una casa d’abbigliamento a suo nome a Milano, diventando stilista. La casa di moda Antonio D’Amico cessa però attività dopo tre anni, a causa di difficoltà gestionali.

Antonio D'Amico ed il compagno Gianni Versace

Purtroppo è morto qualche giorno fa Antonio D’Amico, designer, stilista e storico compagno di Gianni Versace. A darne la notizia l’amico e manager Rudy Mirri. Nato a Mesagne, in provincia di Brindisi, il 63enne è venuto a mancare a causa di una grave malattia che lo ha portato via in pochissimo tempo. A ricordarlo in modo affettuoso è lo stesso fratello di Gianni, Sandro Versace: “Antonio ha sempre avuto buoni rapporti con me, nel periodo con Gianni e anche dopo”, ha detto in un’intervista a Repubblica. “Al tempo della loro relazione lui e Gianni vivevano in simbiosi, erano sempre insieme e lui lo rendeva un uomo felice: non avrei potuto non volergli bene. Ero al corrente della sua malattia. L’amore è in grado di guarire ogni ferita. Ed è nel segno dell’amore che voglio ricordare Antonio, perché l’amore suo e di Gianni è stato grande”.

Un dolore talmente grande che ha fatto cadere in depressione D’Amico :”Non avevo più ragioni d’esistere. Non aveva senso nulla. Ho ingoiato medicine per morire. Avevo scritto anche una lettera di addio”, aveva detto in un’intervista. I due furono una delle prime coppie omosessuali a vivere la loro relazione pubblicamente anche se nella serie tv American Crime Story – The Assassination of Gianni Versace fanno vedere tutt’altro. Lo stesso Antonio, interpretato dal cantante Ricky Martin, ha commentato negativamente quanto messo in scena definendo la serie come ridicola.

Dopo la sua morte Gianni Versace ha lasciato al compagno un vitalizio di 25 mila euro al mese e il diritto di vivere nelle case di proprietà dello stilista italiane e americane. Una possibilità che D’Amico ha rifiutato accettando solo una liquidità immediata. Con i soldi presi ha poi aperto una sua casa di moda con sede a Milano, una passione la sua nata sin da piccolo e tramandata dalla madre sarta. La casa che portava il suo nome è fallita, però, dopo neanche 3 anni. Un anno fa aveva deciso di inaugurare la sua nuova linea di abiti sartoriali chiamata: Principe di Ragada. La sua morte ha rattristato molto i numerosi fan della coppia e dello stesso stilista Gianni. Quello che rincuora è che ora Gianni e Antonio sono di nuovo insieme e possono continuare a vivere la loro storia d’amore che ha appassionato intere generazioni.