Sophia Loren e Carlo Ponti si incontrano per la prima volta nel 1951. Lei l’anno prima aveva vinto la fascia di Miss Eleganza a Miss Italia per poi conquistare diverse piccole parti in alcuni film. Invitata come ospite ad un concorso di bellezza, viene subito notata da un celebre e apprezzato produttore cinematografico, seduto tra i giurati
Classe 1912, Carlo Ponti è molto apprezzato nell’ambiente: il suo primo film come produttore, Piccolo mondo antico di Mario Soldati uscito nel 1941 è un successo ma la svolta arriva con il sodalizio con Totò di cui produce L’imperatore di Capri (1949)e Totò cerca casa (1949). Un amore per cui hanno lottato contro tutto e tutti. Ponti all’epoca è un uomo sposato: nel 1946, infatti, era convolato a giuste nozze con l’avvocata emiliana Giuliana Fiastri madre dei suoi due figli, Guendalina (1951) e Alessandro, detto Alex (1953).
Il produttore nel 1956 si reca in Messico per ottenere il divorzio (in Italia non era consentito) e il 17 settembre 1957 Carlo Ponti sposa Sophia Loren per procura. Il divorzio ottenuto al di là dell’Oceano non ha valore in Italia: come sappiamo, dopo la sua approvazione in Senato del 9 ottobre 1970, il divorzio venne introdotto a livello legale in Italia solo il 1 dicembre 1970. I due innamorati posticipano il loro ritorno in patria consapevoli del rischio di venire accusati lui di bigamia e lei invece di concubinato.
Nel 1960 però devono necessariamente tornare per le riprese de La Ciociara, film diretto da Vittorio De Sica che poi varrà a Loren il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista. Convocati davanti al pubblico ministero, Sophia e Carlo negano di essere convolati a nozze e riescono per il momento ad evitare problemi.
“Devo ringraziare mio marito e De Sica. Ho cominciato dal niente. Mia madre era una povera signora, morivamo di fame e siamo andate a Roma. Senza persone che credono in te non vai da nessuna parte. Incontrai Carlo Ponti, il mio futuro marito, e mi fece conoscere Vittorio De Sica. Lo porto nel cuore. Doveva fare L’oro di Napoli, stavamo nell’ufficio di De Laurentiis, non osavo dire una battuta. Capii che gli ero piaciuta dal modo in cui mi parlava: ‘Siccome parto per Napoli ti faccio un provino subito, se va bene puoi fare la pizzaiola’. Mi misi a piangere. ‘Domani vieni sul set’. Così fu. De Sica era adorabile, un uomo di cuore. Unico. Ha creduto in me”, ha raccontato l’attrice in un’intervista a Repubblica
Ponti riesce ad ottenere la cittadinanza francese (in Francia la possibilità di divorziare fu introdotta nel periodo della Rivoluzione Francese, per l’esattezza nel 1792 ndr) e subito dopo aver ottenuto il divorzio nel 1965, il 9 aprile 1966 la coppia convola a giuste nozze a Bougival, piccolo comune francese della regione dell’Île-de-France vicino Parigi.
Ponti divenne noto per la sua personalità molto forte, i giudizi trancianti, la fama di uomo colto e autoritario. Con la moglie collezionava opere d’arte, era vicino al Partito Socialista Italiano. Per la sua produzione sceglieva soprattutto trasposizioni di grandi opere letterarie. Il cinema doveva essere cultura e intrattenimento al tempo stesso. La sua attività si chiuse nel 1977, dopo circa 150 film, dieci premi Oscar e gli ultimi successi diretti da Ettore Scola: Brutti, sporchi e cattivi e Una giornata particolare. Ponti fu anche al centro di una complessa vicenda giudiziaria: accusato di aver costituito capitali all’estero tramite la vendita di film e di aver richiesto illecitamente i benefici di legge italiani per film di coproduzione interamente finanziati con capitali esteri.
Il processo si chiuse nel 1985 con la completa assoluzione di Ponti: era cittadino francese residente all’estero da anni e quindi non era soggetto alle restrizioni della vigente legge valutaria italiana. L’amarezza per il processo, il calvario giudiziario, lo convinsero a stabilirsi con la famiglia definitivamente all’estero. Ricevette nel 1996 il titolo di cavaliere della Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica.
Carlo Jr. nato nel 1968, oggi acclamato direttore d’orchestra, ed Edoardo, classe 1973 professione regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Dopo circa 150 film, dieci premi Oscar, Ponti si ritira nel 1977 circondato dalle sue amate opere d’arte (nella collezione, quadri di Henri Matisse, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Canaletto, Pierre-Auguste Renoir, Giorgio de Chirico, Giacomo Balla, René Magritte, Oskar Kokoschka) e supportando la carriera della moglie.
È morto a Ginevra, in seguito a una complicazione polmonare, il 10 gennaio del 2007. Aveva 94 anni.