Tanti auguri di buon compleanno a Chris Paul. CP3 compie oggi 35 anni. Riviviamo oggi la carriera del playmaker di Oklahoma City, giocatore in grado di vincere due volte la medaglia d’oro olimpica con la nazionale statunitense.
Chris Paul nella carriera scolastica
Christopher Emmanuel Paul, conosciuto dal mondo con Chris Paul, nasce il 6 maggio del 1985 a Winston-Salem, nella Carolina del Nord. Al liceo Chris frequenta la West Forsyth High School dove segna 30.8 punti di media. In una partita, in onore del nonno scomparso tre giorni prima a 61 anni, segnò 61 punti, decidendo di sbagliare un tiro libero nel finale di proposito. Al college Paul scelse la Wake Forest University dove giocò dal 2003 al 2005.
L’ingresso in NBA e gli Hornets
Paul si rese eleggibile per il Draft NBA del 2005 dove venne scelto con la quarta scelta assoluta dai New Orleans Hornets. Alla prima stagione nella lega Paul mise a referto 16.1 punti di media, arrivò tra i primi dieci giocatori per assist e vinse il premio di Rookie dell’Anno. Nelle stagioni 2008 e 2009 realizza una doppia doppia di media a partita in regular season (la stagione 2009 fu la migliore in termini realizzativi con 22.8 punti di media), portando due volte gli Hornets ai playoff. Nel 2008 New Orleans passa il primo turno contro Dallas, per poi perdere al turno successivo in gara 7 contro San Antonio; nel 2009 Paul e compagni impattano per 4-1 contro Denver al primo turno. Paul giocò a New Orleans un’altra volta i playoff, nel 2011, eliminato al primo turno per 4-2 dai Lakers. Dopo il lockout NBA del 2011-12 Paul era destinato a diventare free agent, e non volendo rinnovare con gli Hornets, la franchigia di New Orleans decise di scambiarlo.
Il mancato passaggio ai Lakers e i Clippers
Nel 2011 gli Hornets discussero lo scambio di Paul con i Lakers: lo scambio però non andò in porto a causa del veto imposto da David Stern. L’allora commissioner NBA era anche a capo della franchigia di New Orleans (finita sotto il controllo della NBA) e rifiutò lo scambio; anni dopo Stern disse che il suo rifiuto non era legato al suo ruolo di commissioner ma al ruolo di proprietario degli Hornets, “lo feci per il bene della franchigia”. Andando ai Lakers, CP3 avrebbe formato una super coppia con Kobe Bryant, ma il mancato approdo a LA creò uno dei più grandi “What If” della storia recente della lega. Paul finì comunque a LA nel dicembre dello stesso anno, solo dalla sponda Clippers. Paul passa in California sei stagioni, arrivando sempre ai playoff, senza però raggiungere mai neanche le finali di conference. CP3 continua a sfornare assist nella città delle stelle, soprattutto al suo fidato compagno Blake Griffin, con il quale forma un duo che dà spettacolo. Gioca svariati All Star Game, diventando anche l’MVP tra le stelle nel 2013, dopo una partita da 20 punti e 15 assist. Nei playoff i Clippers non arrivano mai oltre le semifinali di conference: l’esempio più calzante è la stagione 2015, dove LA elimina San Antonio per 4-3, ma poi in semifinale perde con lo stesso punteggio contro i Rockets, dopo aver sprecato il vantaggio per 3-1 nella serie. Nel 2016, Paul realizza un record NBA (ancora l’unico giocatore ad esserci riuscito), chiudendo una partita con 20 punti 20 assist e nessuna palla persa.
I Rockets e la prima finale di conference
Nel giugno 2017 Paul viene scambiato finendo in Texas, agli Houston Rockets. A Houston passa due stagioni, e raggiunge per la prima volta le finali di conference. Nei playoff 2018 infatti (dopo la regular season chiusa in testa), Houston elimina prima Minnesota, poi Utah (contro la quale Paul realizza il career high di 41 punti ai playoff) prima di incontrare Golden State. In gara 5 Houston riesce a portarsi avanti sul 3-2 con un Paul protagonista. Al termine di gara 5 però il numero 3 accusa un infortunio al bicipite femorale, abbandonando la serie. La sfortuna colpisce dunque i Rockets e Paul, Houston viene ribaltata e Golden State vince il titolo NBA.
Nel 2019 Paul finisce nello scambio che porta Westbrook ai Rockets, unendosi dunque agli Oklahoma City Thunder. Con i Thunder CP3 sembra rinato, fino allo stop della stagione ha realizzato 17.7 punti, 6.8 assist e 4.9 assist di media a 35 anni.
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