Da sempre si sa che l’acqua di mare può danneggiare i capelli, soprattutto se si fanno bagni per periodi prolungati, o se non si risciacqua per bene. Ma ci sono comunque dei motivi se questa particolare sostanza salata viene utilizzata in molti prodotti beauty e anzi, molto spesso, utilizzata in trattamenti decongestionanti anche per la salute (basti pensare agli spray nasali, molto spesso a base di acqua di mare). Vediamo dunque quali sono i pro e i contro del suo utilizzo, sia per pelle, che per capelli. Fermo restando che dobbiamo sempre ricordare l’importanza della protezione solare (un mantra ormai).
L’acqua di mare: benefici e accortezze
Ci sono alcuni pro dell’utilizzo dell’acqua salata, sia su pelle che capelli.
- È perfetta per lo styiling: non a caso capita che, una volta usciti dall’acqua, i nostri capelli siano mossi o, nel caso di noi ricci, siano super definiti. Infatti, non è un caso che esistano tantissimi prodotti styling per ricreare le cosiddette beach waves anche in inverno, che sono proprio a base di acqua di mare appositamente trattata.
- Allo stesso modo, il sale asciuga il sebo. Questo dona chiome voluminose e più pulite al successivo lavaggio. Chi presenta problemi di dermatite o forfora, o psoriasi, saprà sicuramente l’importanza dei benefici dati dall’acqua salata. E questo vale anche per l’acne, dove la pelle, in un misto di sale e sole, può sfiammarsi.
- E l’effetto cicatrizzante del sale vale anche per piccole ferite, tagli o escoriazioni. Tolto il primo mese, può aiutare anche con la guarigione dei piercing (ma fate sempre attenzione alle infezioni, e contattate eventualmente il vostro medico).
- Di contro, ciò che secca i capelli, o la pelle, non è l’acqua salata in sè, ma il contatto prolungato dei cristalli di sale una volta evaporata l’acqua. Per questo, è importante reidratare la pelle e nutrire i capelli con impacchi e olii, in caso di giornate di mare.
Marianna Soru
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