Stanley Kubrick è stato un regista fuori dal comune. Sicuramente, una mente che ha partorito capolavori perturbanti come Shining, Arancia Meccanica e 2001: Odissea nello spazio, non poteva che avere le sue ossessioni: ecco 5 curiosità sul regista ossessivo.
Stanley Kubrick e la fotografia: la curiosità primigenia
Non tutti sanno, che prima di dirigere film iconici destinati a rimanere nella storia del cinema, il giovane diciassettenne Stanley Kubrick fu assunto nel 1945 dalla rivista Look, per scattare fotografie di strada nella natia New York. Passò quattro anni lì, proponendo quello stile fotografico che sarebbe poi apparso nei suoi film. Infatti, già dalle prime foto di Kubrick, si può avere un’idea di ciò che sarebbe diventato. Che si trattasse di una giornata al circo o una semplice coppia di giovani innamorati in metropolitana, Kubrick imprimeva fotograficamente il suo stile.
L’ossessione per il take perfetto
Stanley Kubrick è conosciuto come un perfezionista. Tuttavia, più si scava in profondità, più ci si rende conto il termine “perfezionismo” non basta a rappresentare l’eccessiva ossessione per il take perfetto. Arancia meccanica ne è un esempio. Kubrick fece fare a Malcolm McDowell più di 100 take della scena di estrema aggressione accompagnata da Singing in the Rain. Girato nell’arco di 5 giorni, il film è stato interamente non sceneggiato, arrivando al finale attraverso prove di fiducia.
Altro esempio è 2001: Odissea nello spazio, dato che la ripresa del girato è pari a 200 volte la lunghezza del film. Cosi come in Shining e la famosa scena di Shelley Duvall, girata 127 volte: si tratta del maggior numero di riprese al mondo per una sola scena.
Stanley Kubrick e gli scacchi: una curiosità portata sul set
Ti siedi davanti alla scacchiera e di colpo il tuo cuore inizia a battere. La tua mano trema per prendere una pedina e muoverla. Ma quello che gli scacchi ti insegnano è che devi sederti in tutta calma e pensare se quella è davvero una buona idea, o se ce ne sono altre, migliori.
Stanley Kubrick – fonte Sky Cinema Classics
Non tutti conoscono la passione per gli scacchi di Kubrick. Forse qualcuno è riuscito a capirlo dalla presenza in molti dei suoi film della scacchiera: Rapina a mano armata (al club scacchistico di Maurice), in Lolita (tra Humbert e Charlotte) e in 2001: Odissea nello spazio (fra HAL 9000 e l‘astronauta Frank Poole). E non dimentichiamo i pavimenti a scacchiera di Arancia Meccanica e Shining.
Un ossessione che ha dato il via anche a molti aneddoti sul set cinematografico. Ad esempio, durante le riprese di Shining, l’attore Tony Burton arrivò sul set con una scacchiera, nella speranza di giocare con qualcuno nei ritagli di tempo. Kubrick interruppe il lavoro per sfidarlo, vincendo tutte le partite, ma comunque ringraziandolo per averlo fatto giocare. Durante le riprese di 2001: Odissea nello spazio, si instaurò una sfida continua con il fisico fisico Jeremy Bernstein, appassionato anche egli del gioco.
Il terrore di volare
La maggior parte dei film di Kubrick sono girati nel Regno Unito. Il motivo principale di questa scelta, si deve al terrore del regista per il volo. Il regista, infatti, dopo essersi trasferito a Londra nel 1960, non volle prendere più l’aereo per via della sua paura. Anche in questo caso, circolano diversi aneddoti su i suoi film.
Ad esempio, per Full Metal Jacket, il regista fece importare delle palme dalla Spagna, per ricreare l’ambiente vietnamita in maniera credibile. La città di Hue, ad esempio, venne totalmente ricostruita attraverso la distruzione di una fabbrica abbandonata vicino Londra. Così come il fiume Mekong, assomiglia molto al Tamigi.
Stanley Kubrick: una morte curiosa
Stanley Kubrick, presentò il suo ultimo taglio di Eyes Wide Shut e poi morì improvvisamente. L’ultima curiosità del regista, si deve alla sua morte. Molti, infatti credono che la critica sociale rivolta dal film alla classe emergente, sia costato a Kubrick l’assassinio. I rituali sessuali dell’élite di potere, rappresentati nella scena dell’orgia del film, avrebbero, secondo molti, scatenato le furie dei potenti.
Altri, si limitano a sostenere, che la morte di Kubrick, fosse dovuta all’eccessiva fatica a seguito della massiccia produzione che avrebbe comportato il film. Ovviamente, un regista così complesso come Stanley Kubrick, non poteva non essere avvolto dal mistero anche nel momento della sua scomparsa. Le ultime teorie cospirazioniste, sostengono infatti che Kubrick sia ancora vivo da qualche parte, magari festeggiando i suoi 95 anni.
Martina Capitani
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