Benvenute e benvenuti su CoffeeNSupes, la rubrica sui supereroi da leggere in pausa caffè!
Tazzina alla mano, vi accompagnerò in un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei film sui supereroi più e meno conosciuti fino a spingerci nelle profondità della psicologia, filosofia, sociologia, mitologia e narrativa nascoste tra le righe degli affascinanti eroi e villain moderni.
In questo appuntamento parleremo di The Avengers, sesto film del Marvel Cinematic Universe che segna la fine della Fase Uno. Ma prima, rewind: nelle puntate precedenti abbiamo introdotto i supereroi più potenti della Terra analizzando tutti i film a loro dedicati. Ora, zuccherate i caffè e allacciate i mantelli…
Nerds, assemble!
Gli Avengers, i più potenti eroi della Terra
Quando una minaccia extraterrestre incombe sul pianeta, Nick Fury, capo dello S.H.I.E.L.D., convoca gli eroi più potenti della Terra per proteggerla. All’appello rispondono Capitan America, Vedova Nera e Hulk, mentre il villain Loki, fratellastro del dio del tuono Thor, porta avanti il suo piano malvagio per aprire un portale ai Chitauri. È in Germania che Loki decide di affermare la sua superiorità sul genere umano con un discorso rivolto ad un pubblico di persone costrette ad inchinarsi a lui. “Non vi sembra semplice? Non è questo il vostro stato naturale? È la verità taciuta dell’umanità. Voi bramate l’asservimento. Voi siete nati per essere governati. Alla fine vi inginocchierete sempre.” A più di sessant’anni dal termine della Seconda Guerra Mondiale arriva un nuovo potenziale dittatore che vuole solo la distruzione e l’asservimento.
Loki si beffa del genere umano affermando che siamo noi a chiedere a chi è più potente di essere messi in ginocchio. Finché un anziano non si alza e guardandolo dritto negli occhi gli risponde. “Non davanti a uomini come te.” “Non esistono uomini come me.” “Esistono sempre uomini come te”. L’atto di inginocchiarsi esercita una potenza visiva e mentale sia su chi si abbassa che sulla persona davanti alla quale lo si fa. Non solo perché storicamente ha assunto il significato di sottomissione, ma anche per la sua motivazione psicologica. Infatti, quando ci inchiniamo mostriamo la nuca rendendola un bersaglio più facile in caso di eventuali colpi. Oltre a ciò, anche la nostra visuale si abbassa cambiando la nostra prospettiva dell’ambiente circostante. Siamo totalmente nelle mani della persona in piedi che abbiamo di fronte. Nel suo significato più profondo, l’atto di inginocchiarsi non è un gesto di sottomissione ma una prova di fiducia.
I quattro pilastri dei Vendicatori
Loki sta per colpire l’anziano, ma giunge Capitan America che si para davanti con il suo scudo, proteggendo il simbolo di ribellione all’asservimento. Attacca Loki, ma il suo scudo non è abbastanza. È qui che subentra inaspettatamente Iron Man e insieme, come spada e scudo di un eroe invisibile, riescono a catturare il villain. Da Asgard arriva Thor che, dopo uno scontro che rischia di distruggere tutti e tre i supereroi, acconsente a portare il fratellastro presso lo S.H.I.E.L.D.
Nonostante in questo film siano presenti anche Vedova Nera e Occhio di Falco, è innegabile che il focus della storia sia su Capitan America, Iron Man, Thor e Hulk. Questi quattro supereroi possono essere identificati come i pilastri degli Avengers. Non solo per quanto riguarda il loro personaggio ma soprattutto per ciò che loro stessi rappresentano. Capitan America con l’uniforme da soldato e lo scudo che riporta la bandiera americana simboleggia il valore del patriottismo. Thor, il dio del tuono che brandisce un martello originario di un mondo al di là del nostro cielo, può essere identificato come il potere divino. Iron Man con la sua armatura è la tecnologia che sta diventando sempre più importante e fondamentale nel mondo contemporaneo. Infine, il verde ed invincibile Hulk incarna la forza della scienza.
Divide et impera
Il piano di Loki è quello di separare il gruppo e, in questo modo, ritrovarsi a dover far fronte a tanti nemici poco forti e presi mentalmente da altro. Le probabilità di vittoria infatti ricadono su di lui quando riesce ad istigare l’uno contro l’altro i supereroi, che finiscono con il combattersi e lasciarselo scappare. Loki riesce a dividerli perché ognuno di loro è ancora focalizzato su di sé, su determinare chi di loro sia il più forte. Non è così che funziona una squadra. Il valore della collaborazione è difficile da comprendere profondamente. Per gli Avengers c’è bisogno non solo di uno stesso obiettivo, ma di una motivazione comune. La morte dell’agente Phil Coulson.
Gli spartani lo sapevano bene, la squadra è forte quanto l’anello più debole. Per questo motivo tutti devono collaborare e lavorare per equipararsi, per migliorarsi l’un l’altro e mettere al servizio del gruppo le proprie abilità. Una squadra è come un corpo, tutti hanno funzioni e caratteristiche diverse ma devono essere coordinati per poter lavorare e raggiungere lo scopo. In un gruppo bisogna fidarsi e affidarsi agli altri, e prima ancora di ciò c’è la necessità di mettere da parte il proprio ego, comunicare, e considerare tutti i compagni allo stesso livello. È solo nel momento in cui i nostri supereroi iniziano a ragionare in questo modo che diventano veramente Avengers.
Continua a seguire la rubrica CoffeeNSupes per ripercorrere insieme tutti i film sui supereroi. Ti aspetto giovedì prossimo con un nuovo appuntamento!
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Rubrica a cura di Eleonora Chionni