
Lo abbiamo di recente visto alla notte degli Oscar 2023 attendere con i suoi quattro competitors la proclamazione del migliore attore protagonista. Colin Farrell, l’attore irlandese che ha debuttato al cinema con l’amaro “Zona di guerra” di Tim Roth nel 1999, è arrivato alla sua prima candidatura all’Oscar dopo una carriera di grandi interpretazioni tra film di successo e piccoli flop.
Con le sue sopracciglia pronunciate e lo sguardo malinconico ha conquistato Hollywood, autori di nicchia e la simpatia del grande pubblico. Nel 2000 viene travolto dalla fama, in seguito al suo ruolo del sovversivo soldato Bozz in “Tigerland” di Joel Schumacher che lo vorrà protagonista per i suoi altri due film. Molti sono stati i generi attraversati da Colin Farrell con una particolare predilezione per il thriller (“Sogni e delitti”, “Pride and Glory”, “Triage”).
Dieci ruoli di Colin Farrell, tra McDonagh e Lanthimos

In Bruges-la coscienza dell’assassino (2008), per il suo primo lungometraggio Martin McDonagh scrive una commedia agrodolce ambientata nella magica Bruges. Tra canali e case rosse, vediamo per la prima volta insieme Colin Farrell e Brendan Gleeson. Colin Farrell è Ray, un sicario irlandese che deve espiare la colpa di un colpo andato male. Gli spiriti dell’Isola (2023), Colin Farrell, di nuovo diretto da McDonagh interpreta il ruolo fuori dal comune di Patrick, un nostalgico abitante di una fantasmatica isola irlandese, affranto per la separazione immotivata dal suo migliore amico Colm (Brendam Gleeson). La sua prova spassosa e tenera allo stesso tempo gli è valsa la Coppa Volpi al festival del cinema di Venezia.
The Lobster (2015), un altro grande regista, che ha saputo valorizzare l’aspetto più cupo e grottesco di Farrell, è il greco Yorgos Lanthimos. David (Farrell) è un uomo single che in un futuro distopico e tra le mura di un asettico hotel deve trovare la sua anima gemella o sarà costretto a diventare un’aragosta. Il sacrificio del cervo sacro (2017), più drammatico di “The Lobster” nella sua seconda collaborazione con Lanthimos, Farrell è un chirurgo perseguitato insieme alla sua famiglia dal sinistro Martin (Barry Keogan), un giovane che ha perso il padre in un’operazione.
Gli altri ruoli tra il melodramma e il crime
L’inganno (2017), nella cornice ottocentesca di una grande casa coloniale allestita da Sofia Coppola, dove una piccola comunità femminile presieduta da Nicole Kidman si nasconde dalle atrocità della guerra, irrompe la mascolinità pericolosa del caporale nordista John McBurney. The New Word (2005) Nel film di Terrence Malick, Colin Farrell è il capitano John Smith, alla conquista della Virginia pre-coloniale, sarà lui a essere conquistato dalla popolazione indigena.
Saving Mr.Banks (2014), probabilmente quella di Travers Robert Goff, l’affettuoso padre dell’autrice di Mary Poppins è l’interpretazione più commovente nella carriera di Farrell. Storia d’inverno” (2014) e “Ondine” (2010), sono i due film romantici in cui Colin Farrell ha dato prova del suo misterioso fascino e in particolare nell’ultimo, ha avuto la possibilità di recitare in irlandese, la sua lingua madre.
Infine, True Detective (2015). Dopo “Miami Vice” (2006), Colin Farrell interpreta di nuovo un detective nella serie antologica ideata da Nic Pizzolatto. Il suo personaggio, il disilluso Ray Velcoro indaga sull’omicidio di un politico facoltoso nell’immaginaria città di Vinci a Los Angeles.
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Eleonora Ceccarelli