Fleabag (2016-2019), dal genio di Phoebe Waller-Bridge, è una storia d’amore mascherata da dark comedy drama. Amore romantico, amore platonico, amore per la famiglia, per se stessi, per l’umanità e per l’amore idealizzato: tutto si mescola in una trama variopinta. All’interno di questi intrecci, un personaggio che ha dato ulteriormente forma alla serie, a partire della seconda stagione, è stato proprio quello interpretato da un perfetto Andrew Scott. L’Hot Priest ha lasciato una segno indelebile nella mente del suo pubblico e se il tempo passerà, lui non passerà mai.

The Priest di Fleabag: un’ode

the Hot Priest - Photo Credits: Fleabag

Andrew Scott con il suo Priest ci regala uno dei personaggi più iconici della storia della serialità. La sua prima apparizione avviene nella prima puntata della seconda stagione e lascia una forte impressione sin dal principio. Durante la cena per festeggiare il fidanzamento del padre, Fleabag conosce per la prima volta il Priest che dovrà officiare il prossimo matrimonio. “Che sia il peggiore dei vostri giorni!”: così esordisce il prete, vestito con una semplice camicia aperta ed un bicchiere pieno in mano. In una escalation di atteggiamenti controversi è la protagonista stessa, rompendo come di consueto la quarta parete, a presentarlo ufficialmente al pubblico: “Oddio è il loro prete […] Il loro prete figo che dice le parolacce”.

Un esempio di reale umanità

Il personaggio di Scott non ha nome perché, come altri nella serie, rappresenta un ideale, una fonte universale. Ma rimane una figura fortemente umana. La sua iconicità è mostrata, come abbiamo visto, subito e nasce dalla sua umanità: il Priest fuma, dice parolacce, non veste formale, beve gin, è sarcastico e diretto. Un prete cattolico che si distanzia dal rigore della chiesa ma trova nella fede e nella comunità clericale un luogo di rifugio, in cui elevarsi. Fleabag sorride davanti alla personalità contrastante, rimane confusa, a tratti interdetta, chiedendo con stupore: “Sei veramente un prete?”

Oltre ad essere un prete “figo”, è umano perché erra, flirta ed è conscio dell’ambiente intorno a sé. Non rinnega il suo passato o i suoi impulsi, conosce la sua storia, i suoi desideri, le sue parti oscure, la sua volpe che lo continua a perseguitare. In più, sbaglia, è egoista e corrotto. Ed è proprio la sua corruzione che lo porta a non giudicare gli altri, ad accettare i dubbi sulla fede e trattarli con grande ironia attribuendo ulteriormente un elemento nuovo alla religiosità: la comicità.

Protagonista d’amore

Come viene vissuto l’amore è un altro elemento che rende iconico il personaggio del Priest. Lui conosce, nel corso della stagione, due tipi di amore: quello romantico e quello eterno, nel senso più generale del termine. È il primo personaggio che vede Fleabag per ciò che è, come una persona e non un’idea o un corpo, il primo che riesce a capirla. E questo regala un’esperienza amorosa che per il pubblico diventa emozionante e straziante. Tra le battute dimenticate con il tempo, è la commozione che rimane nel cuore degli amanti della serie, che semplicemente non si può dimenticare.

Nella sua scoperta dell’amore romantico, in perfetta coerenza con il suo personaggio, il Priest scopre l’altra faccia della medaglia. “L’amore è orribile” sono le sue prime parole davanti a tutti durante il giorno del matrimonio che si trova ad officiare: “L’amore è orribile. È orribile. Doloroso, terrificante!”. L’amore ti rende egoista e crudele e per questo motivo, c’è bisogno di coraggio per amare. Questo è ciò che insegna il Priest di Fleabag ed è questo che rende commovente la sua genuina tensione verso la fede, la sua scelta di vedere la bellezza. Una gentilezza liturgica associata a chimica, ironia, stile e ribellione, ecco tutto ciò che rende semprevedere il personaggio del nostro amato Hot Priest.

Francesca Cramerotti

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