Coppa del Mondo per Club, la FIFA li rimanda al prossimo febbraio

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Di Redazione Metropolitan

foto: Pixel-Sepp / pixabay

Presi dalle convulse notizie che si susseguono di giorno in giorno su nuove ondate di incontrarci, polemiche sulle restrizioni e le conseguenze economiche, le nuove varianti di virus e quant’altro sia riferito alla pandemia, stiamo quasi dimenticando l’impatto sul mondo dello sport internazionale.

In realtà l’attuale situazione sanitaria ha costretto la FIFA a prendere una drastica decisione su uno dei prossimi più importanti eventi internazionali per il mondo del calcio giocato: rimandare la Coppa del Mondo per Club. Seppure solo di qualche mese, il prestigioso torneo internazionale a cui prendono parte le migliori squadre dei campionati nazionali che sono riuscite ad aggiudicarsi il terreno per tutto il podio nelle rispettive Coppe continentali deve attendere.

Sembra davvero un evento surreale il fatto che non si discuti regolarmente la Coppa del Mondo per Club prevista per lo scorso dicembre, tuttavia tifosi e appassionati dovranno attendere fino al prossimo 1 febbraio 2021. Pensare che una partita di pallone abbia fermato le ostilità durante la Grande Guerra per poi dover sottostare alla volontà di un nemico invisibile rende il tutto ancora più difficile da accettare.

In una nota della FIFA (Fédération Internationale de Football Association) si legge in merito alla riprogrammazione della competizione “l’effetto dirompente della pandemia sui campionati continentali per club delle confederazioni che fungono da percorso per l’evento” e che “l’introduzione di rigorosi protocolli per il ritorno in campo ha facilitato la ripresa con successo dei campionati continentali per club, l’ultimo dei quali dovrebbe concludersi entro la fine di gennaio 2021”. Questo ha portato a ufficializzare le nuove date: dal 1 al 11 febbraio 2021, sempre come previsto in Qatar.

Hanno diritto a partecipare le squadre vincitrici dei tornei continentali organizzati dalle sei Confederazioni calcistiche che appartengono alla FIFA. Quindi oltre agli europei vincitori della UEFA Champions League e ai sudamericani detentori della Coppa Libertadores, che fino al 2004 si contendevano in gara unica la Coppa Intercontinentale, alla competizione prendono parte anche i campioni centro-nordamericani della CONCACAF Champions League, quelli africani della CAF Champions League, quelli asiatici della AFC Champions League e quelli dell’Oceania dell’OFC Champions League. Inoltre dal 2007 partecipa anche la squadra vincitrice del campionato della nazione ospitante.

Un impegno tutt’altro che semplice per i calciatori, dovuto anche al fattore climatico.

“Giocare per un torneo di tale portata, dopo duri impegni continentali e provenendo da climi molto differenti fra loro rappresenta un fattore di rischio – come viene spiegato nel sito SUNDT – che avremo bisogno di un’attenta integrazione con proteine e vitamine del gruppo B per il rapido recupero da affaticamento muscolare, mantenendo alta l’attenzione sull’equilibrio di elettroliti trattandosi di un Paese mediorientale, il cui clima è molto arido e caratterizzato da calore intenso”.

Ma le novità non sono finite. Infatti, una rinnovata Coppa del Mondo per Club a 24 squadre, comprese otto squadre europee, doveva essere giocata in Cina nel 2021, ma è programmata per una data successiva dopo Euro 2020 e la Copa America è stata programmata per i prossimi giugno e luglio.