Coronavirus, cala la mortalità complessiva: “Decessi ai livelli di gennaio”

Coronavirus- Fonte: Web

Secondo il professor Graziano Onder, la mortalità per Coronavirus è ora tornata ai livelli di gennaio. Il fenomeno è spiegabile in epidemiologia attraverso l'”Harvesting“, ovvero l’eccesso di mortalità anticipata.

Il fenomeno dell’Harvesting spiegherebbe il calo delle vittime

Graziano Onder, capo dipartimento malattie cardiovascolari e dell’invecchiamento dell’Istituto superiore di Sanità, riscontra nella pandemia un fenomeno piuttosto atteso. Si tratta dell’effettoHarvesting“, letteralmente “mietitura“, che indica l’eccesso di mortalità anticipata. Ciò significa che il Coronavirus ha accelerato un percorso clinico di persone fragili, in alcuni casi affette da altre patologie, che si sarebbe in ogni caso aggravato in futuro. Il virus è come se avesse compiuto, in termini poco piacevoli, una “selezione“, anticipando situazioni sanitarie che sarebbero comunque andate incontro a peggioramento in un momento postumo. Ora stiamo vivendo un periodo di riassestamento, in cui il Coronavirus sembra rallentare e i decessi e i ricoveri diminuire. L’effetto “Harvesting” si può notare anche nelle epidemie influenzali. Il virus dell’influenza infatti aggrava le condizioni di salute di pazienti deboli. La principale differenza, dichiara Onder, sta nel fatto che “Il fenomeno (dell’influenza) si distribuisce in un periodo più lungo, il Covid invece ha provocato la morte migliaia di persone in poche settimane.

Siamo tornati ai livelli pre-Covid, ma non si può abbassare la guardia

Il professore, commentando il rapporto del ministero della Salute, afferma: “Siamo tornati dal punto di vista dei numeri all’epoca pre Covid. Infatti è riscontrabile una netta diminuzione nelle città del Nord Italia della mortalità complessiva, che è passata dal +11% di maggio al -4% di luglio. Onder sottolinea: “Tra marzo e aprile nei grandi centri urbani si sono avute punte di mortalità altissime, a Bergamo il 500% in più. Ora è normale che i numeri si vadano riequilibrando e non sorprende la tendenza alla diminuzione“.

Sempre secondo Graziano Onder: “Il coronavirus non miete più vittime e siamo tornati ai numeri di gennaio-febbraio, quando l’epidemia non era ancora cominciata. In quei mesi la mortalità rispetto alla media dei 5 anni precedenti era inferiore del 3%. Quindi siamo partiti da una situazione di vantaggio.” Il professore invita però a non essere troppo ottimisti leggendo questi dati. E’ importante anzi che si continuino ad adottare corretti comportamenti, per contenere e prevenire ulteriori contagi e ricoveri.

Un incremento di decessi non solo dovuto al Coronavirus

Secondo quanto dichiarato da Onder, “A Roma si è visto un 10% in più di morti. Nella Capitale in inverno l’epidemia non si è vista, dunque non si è avuto lo stesso effetto registrato al nord. Purtroppo il caldo poi ha provocato quell’incremento di morti.

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