Coronavirus: weekend arancione e Regioni chiuse fino al 15 gennaio

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Di Stefano Delle Cave

Dopo il consiglio dei ministri terminato in nottata il governo ha varato nuove restrizioni che interessano l’Italia dal 7 al 15 gennaio come la chiusura delle regioni. La settimana prossima l’Italia sarà nuovamente divisa in fasce. Entro metà mese un nuovo Dpcm con nuove misure contro il coronavirus.

Coronavirus, l’Italia da giallo ad arancione

Alle 00:35 di stanotte è terminato il consiglio dei Ministri che ha deciso nuove restrizioni contro il coronavirus in vigore dal 7 al 15 gennaio. In particolare per i giorni del 7-8 gennaio l’Italia sarà in zona gialla con libertà di movimento nella propria regione, negozi e ristoranti aperti. Il 9-10 gennaio, un wekeend considerato critico, l’Italia sarà in zona arancione con il divieto di spostarsi in un comune diverso dal proprio e bar e ristoranti aperti solo d’asporto. Dall’11 gennaio l’Italia sarà divisa in fasce il cui colore dipenderà dallindice RT riscontrato nel monitoraggio dell’8 gennaio.

Il governo in questo caso tende a mantenere quella linea che ha evitato, come ha spiegato il minstro Boccia, un “liberi tutti a Natale”. Sono state abbassate infatti le soglie con cui una regione potrebbe entrare in zona arancione o rossa. Infatti qualora l’indice RT dovesse essere superiore all‘1 si entrerà in zona arancione. Dall‘1,25 in poi si opterà per la zona rossa. In quest’ultimo caso vigerà così come a Natale fino al 15 gennaio la deroga che permette “la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione”. Le due persone potranno accompagnare i figli al di sotto dei 14 anni e persone disabili o non autosufficienti.

Cosa si può fare in zona gialla, arancione e rossa fonte Corriere della Sera

La chiusura delle regioni

Il governo inoltre ha deciso che fino al 15 gennaio non ci si potrà muovere da una regione all’altra. “Dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. È quanto scritto in un comunicato del governo che prevede la possibilità di far comunque rientro nella propria abitazione di residenza o domicilio. Escluso invece il viaggio verso le seconde case situate in altre regioni o province autonome.

È stato infine posticipato il rientro degli alunni delle scuole superiori a scuola all’11 gennaio. Il ritorno nelle aule è stato stabilito affinchè si tenga il massimo di 50% di lezioni in presenza. Tuttavia in Veneto, Marche e Friuli il ritorno in classe avverrà il 31 gennaio. In Campania gli alunni più grandi non rientreranno a scuola prima del 25 gennaio.

Stefano Delle Cave