Covid, dopo l’Olanda e l’Austria ora tocca al Belgio: preoccupa la quarta ondata

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Di Redazione Metropolitan

Il Belgio si prepara a una stretta per contrastare l’aumento di contagi di Covid con nuove raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico al governo: il ripristino dell’obbligo della mascherina al chiuso dai 9 anni, il ritorno al telelavoro dove possibile, la chiusura per almeno 3 settimane delle discoteche e delle attività sportive al chiuso. Il governo ha annunciato che il comitato di concertazione, previsto per il 19 novembre, è stato anticipato al 17.

Secondo l’istituto di sanità pubblica Sciensano, tra il 3 e il 9 novembre, il Paese ha registrato un aumento del 39% dei casi e un rialzo del 21% dei ricoveri sui sette giorni prima.

Quarta ondata della pandemia di Covid in corso in Europa

Preoccupa la quarta ondata della pandemia di Covid in corso in Europa. Secondo quanto segnalato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, è l’unica regione al mondo in cui sia i contagi sia i decessi sono in costante aumento, per la sesta settimana consecutiva. Su 3,1 milioni di nuovi casi a livello globale, quasi i due terzi – 1,9 milioni – sono stati segnalati nel Vecchio Continente, in aumento del 7% nell’ultima settimana. I decessi sono cresciuti del 10%, rappresentando oltre la metà dei 48.000 morti segnalati a livello globale

È considerata “molto preoccupante” dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) la situazione in Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia, mentre è ritenuta “preoccupante” in Germania, Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania e Slovacchia. L’Italia resta con Malta, Svezia e Spagna a un livello di “bassa preoccupazione

Dai 6.600 nuovi casi settimanali al 5 novembre, si è passati a una media di 9.600. Questo porta il Paese a stringere il cerchio intorno ai no vax, imponendo loro il lockdown. La misura, annunciata dal cancelliere Alexander Schallenberg, scatta oggi, lunedì 15 novembre, sul modello di Salisburgo e dell’Alta Austria, le prime regioni a partire. I non vaccinati possono uscire di casa solo per lavoro, acquisti di prima necessità e per fare due passi. Ci saranno controlli a campione. Ci sarà anche l’obbligo vaccinale per i sanitari