Il Covid19 muta e diventa più contagioso

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Di Redazione Metropolitan

Uno Studio pubblicato su Cell riferisce che il Covid19 è mutato o meglio è stata osservata una mutazione significativa nella sequenza di aminoacidi della proteina Spike, la porta d’ingresso attraverso la quale il virus entra nella cellula.

La ricerca sulla mutazione del Covid19

Secondo i ricercatori della Duke University e del laboratorio di Los Alamos,USA, guidati da Bette Korber questa mutazione, chiamata D614G, è già diventata pandemica: è stata, infatti, osservata nei ceppi virali presenti in quasi tutti i paesi del mondo compresa l’Italia.

Questa mutazione, dicono gli scienziati, ha dato un vantaggio selettivo al virus rendendolo più contagioso, ma non si sa se anche “più cattivo”. Tuttavia, c’è ancora molta prudenza sia sulla maggiore infettività, sia sulla possibilità che questa mutazione renda la malattia Covid-19 più severa.

La versione G risulta dalle 3 alle 9 volte più contagiosa della D, come spiegato da David Montefiore della Duke University, che con i colleghi ha eseguito i test sul virus in laboratorio e partecipato alla ricerca.

L’immunologo Anthony Fauci, in un articolo su Journal of the American Medical Association, conferma che la mutazione renderebbe il virus più contagioso, si replica meglio, e con una più alta carica virale. “Ma servono conferme” ammette.

Poiché il virus ha un basso tasso di mutazioni, il fatto che si sia verificata una singola, piccola mutazione preoccupa Korber e colleghi che temono possa ostacolare gli sforzi per capire e combattere il virus.