Crash Bandicoot 4 It’s about time PS5 Recensione – 4Kg di frutti Wumpa per tutti

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Di Lorenzo Mango

In questa recensione di  Crash Bandicoot 4: It’s about time, la versione PS5, non volevo dilungarmi troppo sul gioco “base” per la ormai old gen; già lungamente trattato, recensito, desiderato e giocato da tutti negli ultimi mesi. Ciononostante, oh, sarà il suo sguardo sbarazzino, sarà il level design certosino, sarà Coco, sarà Crash, sarà Cortex (no, ok, forse lui no…), ma in 4k 60 fps su PS5, Crash Bandicoot 4 It’s about time è un’esperienza da provare assolutamente. Giuro, sarò rapido ed efficace. Ci proverò, almeno. Però, lo premetto: da bravo figlio degli anni ‘90 che ha scoperto Crash solo “da adulto”, qualche parola di troppo dovuta all’emozione potrebbe sfuggirmi!

Crash Bandicoot 4 PS5 Recensione, mea culpa

Ebbene sì, lo confesso: spalmatemi di pece e ricopritemi di piume (come in una delle skin di Crash in game!) sono un Boomer che ha visto in prima visione OC, Dawson’s Creek e Friends… ma non avevo mai giocato a Crash prima del bellissimo remake ricevuto per PS4 e Xbox one. E ho sofferto. Prima perché il taglio del level design così squadrato, crudele, implacabile mi ha punito più volte di quante me ne aspettassi. E poi, perché ho compreso che “se avessi giocato a questo titolo da bambino, forse oggi sarei diverso”. Non so, in realtà, se migliore o peggiore; ma di sicuro sarei diverso. Guarderei i Soulslike accarezzandoli con tenerezza, come Thanos fa con gli Avengers prima di schioccare le dita. E non so che opinione avrei di alcuni Super Mario della scorsa gen, fin troppo sempliciotti in confronto alla creatura di Naughty Dog.

Vi devo seriamente spiegare Crash?

Fermi fermi fermi, mettete giù il forcone (già mi avete ricoperto di piume, non siete ancora contenti?). Non ho intenzione di ammettere la mia ignoranza su Crash e offendere Super Mario nello stesso paragrafo, tutt’altro. Ma bisogna ammettere che le curve di difficoltà proposte dai due platform siano incredibilmente diverse; e negli ultimi tempi si sono allontanate ancora maggiormente. Un po’ come accade in Mario kart e Crash Kart, o no? Crash 1, 2, 3 e dulcis in fundo, più di tutti, 4, sono platform millimetrici. Portare a compimento i livelli è incredibilmente difficile fin dai primissimi ostacoli, e non viene perdonata alcuna distrazione, mancanza o dito sudato che scivola sull’analogico. E poi, ci sono i collezionabili, le casse da distruggere, i cristalli da trovare, tutti nascosti dietro un pesante strato di “difficoltà” e tecnica da padroneggiare alla perfezione.

“Eh ma anche in Super Mario per prendere le stelle/monete segrete/collezionabili devi essere bravo!” direte voi. Bravo, ma non perfetto. Vuoi per contrasto, vuoi per scelta figlia di un malriposto senso di malvagità nei confronti dei giocatori, alcune delle casse di Crash 4, non diversamente dal passato, sono ottenibili solo con movenze eseguite con sapienza; esperienza, e tanti tentativi falliti alle spalle. Ho detto tanti? Tantissimi. E questo senza nulla togliere al buon Mario, che invece fa della varietà di approcci alle situazioni proposte il valore aggiunto che può persino superare Crash e la sua inflessibilità… ma non per tutti i giocatori. Non per chi, ad esempio, costruisce certi livelli in Mario Maker (dannati). 

Di piroetta in salto, di salto in scivolata, Crash 4 ha consegnato agli appassionati un gameplay perfetto già su PS4 e Xbox One, nonché su Nintendo Switch. Ma devo ammettere che il gameplay, invariato, di Crash 4 si sposa magnificamente con i 4k nativi e i 60 fps resi possibili da PS5; perchè “4k is megl che uan.” (semi-cit.).

Crash Bandicoot 4 PS5 Recensione

4K 60fps, e gli occhi ringraziano

Già in versione PS4 Crash Bandicoot 4 It’s about time era un carnevale di colori sgargianti, prodigo di stage affollati e ricchi di dettagli minuziosi (e letali). Va da sé che in 4K tutta questa meraviglia scenografica risalti come mai prima d’ora. Disattivando il motion blur (che in tutta sincerità mi chiedo ogni volta a chi possa mai piacere) i 60 frame al secondo fanno risplendere ogni livello al punto da cozzare non poco con i filmati pre renderizzati; che, poverini, sono rimasti a 30 fps, soli soletti. 

Su PS5, infine, Crash 4 fa un uso ponderato anche delle funzionalità di Audio 3D e feedback aptico del controller Dualshock. Ho detto ponderato? Intendevo dire scarso. Peccato, perchè il feedback aptico, e la vibrazione dei dorsali in particolare, quasi quasi sono il fulcro di questa ancora giovane next gen console. Avrei voluto che mi facessero “vibrare” ancor più di quanto già non accade.

Crash Bandicoot 4 PS5 Recensione, in conclusione: il modo migliore per giocare a Crash finora

Se a dirlo sono io, che vi ho confessato di aver scoperto Crash Bandicoot alla veneranda età di TROPPI anni, forse non mi crederete. Ma Crash Bandicoot 4 It’s about time su PS5 è probabilmente il miglior Crash dell’attuale generazione. Riformulo, che di flame ne ho seminati già abbastanza oggi: è il miglior modo di sperimentare Crash dell’attuale generazione. Come ho avuto modo di robadire in altri articoli, ritengo che la potenza grafica non sia comunicabile al meglio attraverso il fotorealismo… non ancora. Il veicolo più efficace e più interattivo (nonché più divertente) di una console next gen o un PC iperpotenziato è… il genere cartoon. 

Questa convinzione è forse l’eredità più preziosa che i ruggenti anni 90 ci hanno lasciato; giocare a Crash 4 su PS5, vedere i filmati di intermezzo e le animazioni dei personaggi giocabili e non, dei Boss, persino le esplosioni delle casse. Tutto il comparto ludico e narrativo collaborano allo scopo di farci sentire parte di un cartone animato di cui siamo gli indiscussi protagonisti. E di cui, inconsciamente, proviamo nostalgia.  Poco conta quante ore si abbia giocato a Crash su PS1, 2, 3 o 4 o 5. Non importa se il vostro primo approccio con il marsupiale geneticamente modificato sia stato su tv a tubo catodico, led o Oled. Inesorabilmente, se avete come me gli anni 90 nel sangue, sentirete forte il richiamo delle maschere pronunciare l’impronunciabile Rutabaga

CRASH 4 IT’S ABOUT TIME RECENSIONE | VERSIONE TESTATA PS5 

E per tutti i giovani e meno non “novantini” che, come me, scoprono solo ora le meraviglie del platform iper tecnico di Naughty Dog? Non preoccupatevi: ci penseranno il dottor Neo Cortex, Coco Bandicoot e tutto il resto del Cast a convertirvi. Ed esclamerete, infine, il profetico “era ora!” (It’s about time!). Perchè che siate oppure no degli anni 90, non importa quanto ci abbiate messo per arrivare a lui: Crash è ineluttabile. 

+ Crash in 4k 60fps è uno spettacolo
+ Un platform dallo stile unico com un cast di personaggi giocabili indimenticabile
+ Level design certosino… e assassino
+ Sembra di essere in un cartone animato
+ La conversione da PS4 è gratuita, il gioco su PS5 è a prezzo quasi budget

– Un uso fin troppo parco delle funzionalità aggiuntive del dualshock 
– Se non vi piaceva Crash negli anni 90, non vi piacerà nemmeno oggi

VOTO: 8.5 

(da intendersi come voto della sola conversione PS5, non del gioco)