Era il 1864 quando viene fondata la Croce Rossa Italiana, Società volontaria di soccorso e assistenza. Umanità; imparzialità; neutralità; indipendenza; volontarietà; unità e universalità i suoi principi cardine.

Croce Rossa Italiana, storia e principi

Cosa fa la CRI? – video by ICRC (International Committee of the Red Cross)

Siamo nel corso della Seconda Guerra di Indipendenza Italiana e a Solferino si disputa una delle battaglie più sanguinose che vede al fronte l’esercito francese, sardo-piementose e austriaco. Numerosi i feriti per cui sarebbero state necessarie delle cure immediate. Tra questi, Jean Henry Dunant, rimasto colpito dall’inesistenza di una sanità militare, scriverà più tardi “Un Souvenir de Solferino” tradotto in più di 20 lingue. Da qui, la conseguente idea di realizzare una squadra di volontari professionisti che garantissero sostegno sanitario ai militari. Solo in seguito al Convegno di Ginevra (1863) verranno istituite le numerosi sedi delle Società Nazionali di Croce Rossa, tra cui la quinta sarà proprio quella italiana.

Nel corso dell’operato i volontari si rifanno ai cosiddetti 7 Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa entrati in vigore a seguito della ventesima Conferenza Internazionale della Croce Rossa (Vienna, ottobre 1965). Tra i loro principi cardine vi è quello umanitario, il cui intento è quello di garantire la salute e la sopravvivenza di ciascun individuo abolendo i confini delle diversità razziali, religiose, sociali o politiche. Autonomia e indipendenza, invece, i garanti della tutela di un distintivo modus operandi. A partire dal 2016 la CRI, da persona giuridica di diritto privato, diventa associazione di promozione sociale di diritto privato.

Attività

Numerose sono le attività formative a tutela della salute promosse dall’associazione. Tra gli obiettivi della CRI, vi è quello ad esempio di accrescere la cultura alla donazione del sangue e degli emoderivati. Rifuggendo dall’esclusione sociale, la Croce Rossa si impegna inoltre in attività di welfare locale al fine di garantire lo sviluppo qualitativo del singolo individuo. Noto anche l’impegno umanitario che l’associazione investe nella collaborazione con i pubblici poteri nella risoluzione a situazioni di disastro ambientale o climatico, come anche nelle operazioni di salvataggio migratorio.

Annagrazia Marchionni

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