Cronista sportiva violentata (e non molestata) in diretta TV

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Di Redazione Metropolitan

Ormai da diversi giorni le immagini indegne di questo caso continuano a girare sui social: la cronista sportiva di Toscana Tv Greta Beccaglia è stata palpeggiata da un tifoso della Fiorentina dopo la sconfitta della squadra contro l’Empoli. Si tratta di violenza sessuale e non di molestia: è necessario imparare ad usare la terminologia corretta. Ancora più grave il tentativo del collega della Beccagli di sminuire il fatto: “Non prendertela“. Senatrici e senatori di ogni partito intervengono sulla questione.

Molestia o violenza sessuale? Il caso della cronista sportiva apre l’interrogativo

Dopo la partita di sabato 27 novembre Empoli-Fiorentina (2-1) è successo un fatto veramente scandaloso. A nemmeno 48 ore dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne abbiamo assistito ad una vera e propria violenza sessuale in diretta tv. La cronista sportiva di Toscana Tv, Greta Beccaglia, si era recata all’uscita della Curva Sud per poter intervistare alcuni tifosi della Fiorentina dopo l’amara sconfitta. Ma mentre la giornalista svolge il suo lavoro, un “uomo” pensa bene di palpeggiarle il sedere. La giornalista lo riprende immediatamente dicendo “Non puoi fare questo, mi dispiace” e per tutta risposta il collega in studio la invita di non prendersela.

La Beccaglia ha voluto raccontare come sono andati i fatti sui propri social: “Abbiamo da poco terminato la diretta. Nel post-partita sono uscita dallo stadio per aspettare i tifosi. Purtroppo hanno iniziato a urlarmi cose non carine mentre io ero a lavoro, mentre io ero in diretta e uno si è anche permesso di tirarmi uno schiaffo sul culo. Questa è una cosa inaccettabile, soprattutto nel 2021, quando una ragazza come me si fa un mazzo così per diventare giornalista, per raggiungere il suo obiettivo e queste persone non esistono”.

Eccolo davanti a noi un altro segno lampante di una società i cui rappresentati sono fermi allo stadio di evoluzione dell’australopiteco. Ma si tratta di molestia, come tutti la stanno definendo sui social, o di vera e propria violenza sessuale? Come riportato da Francesca Florio (@checcaflo su Instagram), giurista ed Influencer, “Toccare il sedere a qualcuno è un atto sessuale e quando ciò avviene senza il suo consenso è da considerarsi come una violenza sessuale secondo l’Art. 609bis del codice penale“. Appare quindi necessario per tutti gli italiani iniziare a dar peso alle parole che si usano e alle azioni che si commettono. Senza sminuire o sbeffeggiare azioni che sono, fortunatamente, considerate dalla legge come reato penale.

Sono in molti sui social a chiedere che la società calcistica, la tifoseria, ma anche il giornalista in studio e soprattutto il palpeggiatore siano chiamati a rispondere dell’accaduto.

I commenti sull’accaduto: dal collega della Beccagli all’intero Senato

Oltre all’atto di per sé, altrettanto sconcerto ha suscitato la reazione del collega in studio della Beccaglia Giorgio Micheletti. Vedendo la scena il giornalista avrebbe infatti cercato di “calmare” la cronista invitandola a non prendersela per l’accaduto. Il conduttore televisivo così giustifica e commenta la propria reazione al Corriere della sera: “Il nostro errore è stato prima di tutto organizzativo, non avremmo dovuto lasciare la nostra giornalista da sola in mezzo a una folla di ‘esseri’ con un quoziente intellettivo sotto lo zero – ha detto – Il mio intento, quando l’ho invitata a non prendersela, era quello di alleggerire per aiutare la poca esperienza che ha Greta nel gestire una situazione difficile come quella che ha dovuto affrontare. Ho pensato prima a lei lavorativamente parlando, perché aveva la pressione psicologica di dover gestire una diretta, ho provato a tranquillizzarla, non volevo minimizzare l’accaduto, ma evitare che potesse accaderle qualcosa di peggio”.

Non sono rimasti in silenzio nemmeno grandi nomi della politica. “Basta con la violenza sulle donne! La mia solidarietà alla giornalista Greta Beccaglia. Mi auguro che quelle inaccettabili molestie in diretta tv siano perseguite senza esitazioni”, scrive su Twitter la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

Vergognoso l’episodio accaduto ieri alla giornalista Greta Beccaglia a Empoli. Gravi le parole del conduttore, giustamente stigmatizzate dall’ Ordine dei giornalisti della Toscana. Quando parliamo di necessità di cambiare modello culturale è esattamente di questo che parliamo. Solidarietà alla giornalista” commenta invece Anna Rossomando, vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia e diritti del Pd.

Da collega a collega: le parole di Diletta Leotta sull’accaduto

Non rimane in silenzio nemmeno Diletta Leotta, conduttrice televisiva e radiofonica italiana. Avendo anche lei lavorato nel mondo dello Sport ben conosce il difficile ambiente maschilista nel quale una donna con il sogno di sfondare in quel contesto deve farsi largo. “Voglio dire basta alla violenza sulle donne – ha detto la giornalista e conduttrice di Dazn poco prima di lasciare spazio a Napoli-Lazio – e con un gesto simbolico ma che ha grande significato (striscia rossa sulla guancia), voglio esprimere solidarietà alla giornalista che ieri è stata vittima di gesti intollerabili e riprovevoli. Ci siamo stancate tutte e tutti, basta alla violenza sulle donne“. 

Cristina Caputo

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