Da Mosca parte lo stop all’accordo sul grano, Erdogan: “Parlerò con Putin”

Foto dell'autore

Di Giulia Simonetti

L’accordo sul grano non sarà rinnovato. Ad annunciarlo è il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. A determinare la decisione di interrompere il patto stretto il 17 luglio grazie alla mediazione della Turchia, è stata la mancata attuazione delle condizioni richieste da Mosca. Non ha perso le speranze di rinnovare l’intesa tra Russia e Ucraina il presidente turco Recep Tayyip Erdogan “Parlerò con Putin per Il rinnovo dell’accordo sul grano”.

Accordo sul grano non è stato rinnovato

Mancato rinnovo dell'accordo sul grano- Photo Credits RSI
Mancato rinnovo dell’accordo sul grano- Photo Credits RSI

La Russia ha deciso di non estendere l’accordo sul grano che scadeva ieri, 17 luglio, con una decisione che il rappresentante di Mosca all’Onu ha definito “irrevocabile”. Di fatto, significa che il Cremlino non garantirà più il passaggio sicuro dei rifornimenti di grano ucraino attraverso il Mar Nero. In molti hanno subito chiesto a Mosca di rivedere la sua posizione, temendo una nuova impennata dei prezzi di grano e derivati e una crisi alimentare che andrebbe a colpire soprattutto i Paesi più deboli.

Zelensky: “Non abbiamo paura”

L’Ucraina è pronta a mantenere le sue esportazioni di cereali anche senza la Russia. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. “Anche senza la Russia, tutto deve essere fatto perché possiamo utilizzare questo corridoio per le esportazioni nel Mar Nero. Non abbiamo paura”. In serata Zelensky aggiunge sui social: “La posizione dell’Ucraina è sempre stata e sarà la più chiara possibile: nessuno ha il diritto di distruggere la sicurezza alimentare di nessuna nazione”.

Le reazioni internazionali

La reazione della comunità internazionale non si è fatta attendere. Gli Stati Uniti, tramite l’ambasciatore alle Nazioni Unite, hanno definitivo lo stop russo all’export di grano “un atto di crudeltà”. Il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha messo in guardia sul fatto che la mossa della Russia “la pagheranno milioni di esseri umani”. Pesante anche il giudizio della Ue. In un tweet, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha parlato di una “mossa cinica da parte della Russia”, sottolineando che Bruxelles sta lavorando “per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo”.

Giulia Simonetti

Seguici su Google News