Tutti avevano gridato al miracolo eppure invece l’acclamatissimo Daily Tampon, come svela un’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera, potrebbe essere un bluff. Il tampone super rapido per il coronavirus ha svelato infatti ombre e retroscena inquietanti in questo strano affare Lecco-Benevento che forse potrebbe non decollare mai
Il Daily Tampon e la Allum
Era stato acclamato qualche settimana fa come il prodotto dell’anno, una svolta per il ritorno alle normali attività. Eppure il Daily Tampon ha lasciato un’incredibile scia di ombre. In un’inchiesta del Corriere della Sera viene fatta luce sull’epocale tampone miracoloso che rivelerebbe una positività o meno al caronavirus in soli 3 minuti. A produrre il famoso tampone dovrebbe essere la Allum di Lecco. Si tratta di un’azienda in difficoltà che produce lampade con 121 mila euro di perdite. Ad avere quello che nei comunicati dell‘Api di Lecco è definito un “colpo di genio” sarebbe stata la titolare della Allum Stefania Magni.
La Magni aveva detto di che il nuovo tampone aveva passsato tutti i test richiesti dal ministero della Salute il quale ha smentito negando una qualsiasi approvazione del prodotto in questione. A questo si aggiunge la secca affermazione della Magni che rivela: “Allum non farà mai la produzione di questi tamponi e non c’entra nulla in tutto questo” Questo dopo averne promessi ben 20 milioni.
La Genus Biotech
L’Api di Lecco ha affermato che “la responsabilità legale di questo progetto è dello spin-off”. Si tratta, come si desume dai comunicati stampa, della società che ha sviluppato l’idea della Magni, la Genus Biotech di Benevento che sarebbe collegata all’Università del Sannio. Questa startup innovativa ha le sue azioni divise tra il professore Pasquale Vito e la famiglia di Piero Porcaro. L’Università dunque non è presente nella società ed inoltre Porcaro è un imprenditore già noto alla giustizia per un inchiesta relativa ad un disastro ambientale.
Anzi il suo nome non figura nemmeno direttamente tra i soci ma al suo posto nei documenti autorizzati dall’Università del Sannio e presenti al ministero dell’Università si legge il nome del professor Ettore Varricchio che non ha mai avuto un’azione della Genus. A questo si aggiunge l’ammissione del professor Vito secondo cui con i soli 100 test effettuati per dimostrare la validità del Daily Tampon, come del resto prevedono le procedure scientifiche, “non si va da nessuna parte”. Questo perchè i test sono molto pochi. Dunque il mitico prodotto dell’anno si sta in rivelando in realtà un colossale bluff .Anzi come, afferma il prof Vito,il Daily Tampon “è ancora prototipale”e non pronto eventualmente per il mercato.